In Europa, i politici sono in competizione per stabilire obiettivi verdi, nella crescente preoccupazione per il cambiamento climatico. L’ultima in ordine di tempo a schierarsi in tal senso è stata l’Inghilterra, che martedì ha adottato l’obiettivo vincolante di tagliare le emissioni di anidride carbonica del 60% entro il 2050. Anche le elezioni presidenziali francesi sono concentrate sul dibattito climatico, mentre in Olanda il nuovo governo ha incluso nell’accordo di coalizione un aggressivo piano ambientale. La Danimarca, che aveva già adottato nuove norme di costruzione per risparmiare energia, potrebbe detassare il prezzo delle case del secolo scorso per i nuovi proprietari che ne migliorino l’isolamento. Tuttavia, per Sideridou di Greenpeace ‘c’è un enorme gap tra ciò che si sta dicendo e quello che si sta invece facendo’, e il test sarà ‘ciò che avverrà nei prossimi mesi’.
Intanto alcuni leader europei hanno mostrato comportamenti non proprio in linea con i loro nuovi obiettivi. Il ministro della Difesa del Belgio Andre Flahaut è rimasto perplesso quando ha dovuto fare 50 miglia su un elicottero militare per assistere al film di Gore sul riscaldamento globale. In Germania, i legislatori, inviatati dal governo a lasciare a casa le loro auto per assistere ad una proiezione privata del film di Gore in un teatro a circa 500 metri dai loro uffici, sono stati sorpresi dai media a guidare fino all’angolo più vicino, percorrendo a piedi la strada rimanente. Anche Blair, che è ormai considerato in prima fila contro il riscaldamento globale, ha esibito una simile atteggiamento, facendosi riprendere più volte mentre saliva sulla sua auto ufficiale per girare il cortile del centro di Bruxelles dove si è svolto il summit europeo. (fonte Ap)