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I danesi studiano la relazione tra trasporti e ambiente in Toscana

danesi studiano come si spostano i toscani e soprattutto l’integrazione tra programmazione della mobilità e ambiente. E’ con questo scopo che una delegazione danese, guidata dal ministro dei trasporti Hans Christian Schmidt accompagnato dall’ambasciatore a Roma Gunnar Ortmann e dai parlamentari della Commissione trasporti, si è incontrati stamani a Firenze con il presidente della Toscana Enrico Rossi e l’assessore alle infrastrutture Luca Ceccobao. L’incontro si è svolto a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, ed è stato aperto da una relazione dell’assessore Ceccobao sulla mobilità regionale e la dotazione infrastrutturale toscana, a cui sono seguiti tre interventi tecnici concentrati sui trasporti, le infrastrutture e gli aspetti ambientali. Al termine c’è stato uno scambio di doni.
L’assessore ha ricordato i progetti portati a termine negli ultimi anni. «Con Memorario – ha detto – abbiamo aumentato il numero di treni e servizi. Grazie agli autobus e alla tramvia è stato ridotto il traffico a Firenze». Quindi ha parlato delle piste ciclabili e della programmazione di opere che dovranno essere realizzate nei prossimi anni. « Faremo investimenti – aha detto – sui porti, rafforzeremo il sistema aeroportuale, porteremo a termine la realizzazione della Tirrenica, della “Due Mari” e l’Alta velocità. Saranno fatti investimenti importanti a livello regionale, sulla ferrovia Pistoia – Montecatini, a Livorno, ma non solo. «Certo – ha concluso – la nostra strada è ancora lunga. Per assicurare la mobilità dei toscani servirebbero investimenti, ma i recenti tagli imposti dalla manovra di Tremonti guardano in tutt’altra direzione. Solt anto in Toscana dovremo fare i conti con un taglio di 200 milioni, tutti sul trasporto pubblico: una carenza di risorse che mette a repentaglio le politiche per la mobilità finora adottate e che fa ricadere interamente sui cittadini i maggiori disagi, peggiorando i servizi e minando il loro diritto alla mobilità, evidenziando una inaccettabile disparitàtra Governo centrale ed enti periferici nella ripartizione dei tagli». «La stabilizzazione finanziaria imposta dal Governo – ha spiegato – ricade tutta sugli enti locali e le Regioni, che avranno 4 miliardi in meno per il 2011 e 4,5 miliardi per il 2012.»

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