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Hearthour: un’ora al buio per un futuro di luce sostenibile

Domani una manifestazione globale che testimonia, la volontà di circa un miliardo di persone di lottare per le energie rinnovabili, la difesa dell'ambiente e del clima, l'utilizzo delle energie rinnovabili

Ben 2848 città, 83 Paesi, oltre 60 capitali, 1 miliardo di persone. Questo sono i numeri che faranno dell’Hearthour una manifestazione senza precedenti. Un’ora di buio in tutto il mondo (per l’Italia dalle 20,30 e le 21.30) per mandare un messaggio a tutti quelli che governano e decidono, ma anche una testimonianza di coloro che vogliono un cambiamento nella politica energetica, che spingono per il risparmio energetico, l’adozione di energie non inquinanti e la difesa dell’ambiente e del clima.
La manifestazione organizzata anche quest’anno dal Wwf parte dall’arcipelago Chatham, dove le 20,30 locali saranno staccati i generatori (lì non c’è corrente elettrica). Il testimone passa di mano dopo 45 minuti alla Nuova Zelanda, due ore dopo all’Australia orientale (al buio Sydney e Melbourne), quindi Seoul, poi Pechino, fino a Mosca, Atene, Città del Capo, Parigi, Londra, per arrivare infine a Las Vegas.
Spenti anche le icone dei varie parti del mondo: la Sky Tower di Auckland l’Acropoli di Atene, la Tour Eiffel, da Piccadilly Circus al Cristo Redentore di Rio, alle Cascate del Niagara. Tra i testimonal ricordiamoDesmond Tutu, Rita Levi Montalcini, il premio Oscar Cate Blanchett, l’astrofisica Margherita Hack e l’astronauta Roberto Vittori.