(Rinnovabili.it) – Con il nuovo anno le Hawaii è diventato il primo stato che richiedere per legge il riscaldamento solare dell’acqua nelle case di nuova costruzione. A prevederlo è la legge firmata dal Governatore Linda Lingle nel 2008 ed entrata in vigore questo primo gennaio. Nel dettaglio la nuova normativa vieta il rilascio di licenze edili per case unifamiliari che non dispongano di un sistema solare termico ad eccezione di quelle che saranno realizzate in zone boschive e dunque più al riparo dal sole.
Gli sconti e incentivi finora offerti dall’utility Hawaiian Electric Company e dello Stato per l’istallazione dei pannelli saranno eliminati, ha riferito Ron Richmond manager della compagnia di distribuzione Inter-Island Solar Supply, specificando però che il costo dell’impianto – circa 5.000 dollari a 6.000 dollari – sarà assorbito nella spesa complessiva delle nuove abitazioni e si potrà ripagare da solo risparmiando importanti quantitativi di energia nell’arco di dieci anni.
A conti fatti si dovrebbe tradurre in un taglio alla bolletta del 30-40%. Soddisfatto l’ambientalista Jeff Mikulina, direttore esecutivo di Blue Planet Foundation per quella che definisce una volontà politica di definire il futuro delle Hawaii con l’energia pulita, soprattutto se si considera che attualmente lo Stato è quello negli Usa più dipendente dal petrolio.