“La maggior parte delle aziende stanno rispondendo bene sia al rafforzamento dei criteri sui rifiuti elettronici e sulla chimica che alla recente introduzione di quelli relativi all’energia. I punteggi più alti sull’efficienza energetica vanno a singoli prodotti di Apple, Nokia, Sony Ericsson e Samsung. Toshiba fa da esempio per aver migliorato la sua politica sull’impatto climatico”. Questo il commento di Vittoria Polidori, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace. Arrivata alla sua IX versione l’Eco-Guida ai prodotti elettronici più “green” continua ad avere una grande influenza sul mercato dell’industria hi-tech. La corsa alla produzione sostenibile coinvolge ormai tutte le aziende leader del settore. Tra le posizioni da commentare il balzo all’indietro di Fujitsu Siemens Computers che scala dalla quindicesima posizione, che ricopriva a giugno, alla terza per aver individuato il 2010 come scadenza entro cui eliminare la plastica in PVC e tutti i ritardanti di fiamma a base di bromo dai suoi prodotti. Buona prestazione per Apple: “Greenpeace ha accolto con piacere questo passo avanti della Apple, perfettamente in linea con l’impegno assunto da Jobs di eliminare questi elementi tossici dai suoi prodotti entro il 2008. – dichiara Polidori – Non siamo però favorevoli alla modalità di progettazione di questa linea che, avendo un elevato costo di sostituzione della batteria, incoraggia il consumatore a compare un nuovo prodotto”. Il peggiore risultato in materia di gestione e riciclo dei propri rifiuti elettronici spetta a Philips che si trova in 12esima posizione, con un punteggio pari a 4,3, anche perché – secondo l’associazione -continua ad ostacolare qualsiasi approccio a favore del principio di responsabilità individuale del produttore nell’UE.