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Greenpeace: il territorio italiano non può ospitare centrali nucleari

Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace, teme che il Governo voglia utilizzare la zona di Montalto di Castro per la costruzione di un nuovo impianto

(Rinnovabili.it) – Il territorio italiano non è in grado di ospitare centrali nucleari. Lo rivela uno studio di Greenpeace dopo l’analisi di tre importanti carte tematiche, ed il risultato è che il nostro territorio non è adatto a causa dell’alta sismicità, del rischio alluvioni, della siccità, dell’erosione e delle città densamente abitate.
Per questo Greenpeace ha diffuso anche due carte del CNEN (Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare). “Per capire dove potrebbero finire le nuove centrali nucleari – ha spiegato il direttore di Greenpeace, Giuseppe Onufrio, – bisogna partire da queste carte e vedere con quali criteri verranno aggiornate. Un criterio è quello sismico, un altro criterio è quello della vulnerabilità delle coste per i cambiamenti climatici”. “Ma anche se la pericolosità sismica non è quella minima, Montalto di Castro, dove recentemente c’è stata una visita di tecnici dell’azienda francese EDF (Électricité de France), rimane un forte indiziato – ha poi aggiunto – sia per la vicinanza al mare in una zona costiera a minor rischio climatico, che per le condizioni della rete. Ci aspettiamo che la regione Lazio, nel suo piano energetico, escluda chiaramente questa possibilità”.
“Continueremo ad opporci a questa sciagurata scelta del governo – ha concluso Onufrio – e a chiedere ai candidati alle prossime elezioni europee cosa pensano del ritorno al nucleare in Italia”.