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Greenpeace esulta: Nestlé ora è sulla buona strada

(Rinnovabili.it) – Una notizia da festeggiare quella che è arrivata oggi agli attivisti di Greenpeace: dopo anni di campagne per protestare contro i comportamenti “poco green” della multinazionale, oggi Nestlé ha ufficialmente annunciato che non utilizzerà più prodotti che hanno contribuito alla deforestazione in molte zone del Sud Est asiatico. Una grande vittoria per Greenpeace che aveva iniziato a denunciare gli acquisti di olio di palma della Nestlé in queste zone dal campione della deforestazione Sinar Mas già due mesi fa con la campagna “Kit Kat Killer”:https://www.greenpeace.org/italy/kitkat. In una nota ufficiale pubblicata sul “sito”:https://www.greenpeace.org/italy/ del movimento ambientalista si legge: “Siamo felici della decisione di Nestlé di concedere finalmente un break agli oranghi e alle foreste. Dobbiamo questa vittoria alle decine di migliaia di persone che in Italia ci hanno aiutato, con messaggi e altre forme di attivismo sul web, a raggiungere questo importante obiettivo”.
Il prossimo, invece, sarà sollecitare le altre grandi compagnie ad adottare comportamenti più rispettosi dell’ambiente e del pianeta, come “Carrefour, che continua a rifornirsi di olio di palma e carta proveniente da aziende che distruggono le foreste in Indonesia”. Nestlé si è impegnata a identificare, e a escludere dalla sua filiera, quei fornitori che sono proprietari o gestiscono “piantagioni ad alto rischio o legati alla deforestazione”.
E’ proprio l’aumento su scala mondiale della domanda di carta e olio di palma a spingere i trafficanti a distruggere le foreste dell’Indonesia, uno dei paesi con uno dei tassi di deforestazione più alti al mondo. L’olio di palma, infatti, è usato sia in campo alimentare (ad esempio per la produzione di cioccolata) ma anche per produrre cosmetici e biocarburante.

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