Rinnovabili

Green Star, yacht a certificazione ecologica

Il Tribù, un modello appositamente allestito per Luciano Benetton le ha fatto vincere l’anno scorso la Green star: facendone così la prima azienda italiana a ottenere la certificazione ecologica da parte del Registro italiano navale (Rina) per uno yacht. E così Mondomarine (divisione nautica della torinese Mondo specializzata in pavimentazioni commerciali, industriali e sportive nata nel 1978) nel prossimo triennio grazie ai motoryacht ordinati aumenterà del 10% il su giro d’affari di 35 milioni di euro: entro il 2011 ne consegnerà nove di lunghezza compresa tra 40 e 64 metri.
“La nostra prossima scommessa è un 64 metri che stiamo progettando interamente noi e che presto proporremo ad alcuni armatori con i quali siamo già in trattative – ha dichiarato Diego Deprati, amministratore delegato della società – Per noi rappresenta un investimento importante perché vorremmo che anche questo ottenesse la Green star. L’idea è quella -continua Deprati – di proporre agli armatori da subito, in sede di progetto, un’imbarcazione che segua le regole della Green star: intendiamo specializzarci in una nicchia di altissimo livello”.
Il progetto è nato perché negli ultimi anni sempre più clienti hanno chiesto di adeguare il proprio yacht alle nuove norme del Rina. Ma adeguare è molto più caro che realizzare uno yacht già a norma. ed ecco allora la decisione del management della società. E siccome “Green star” significa che ogni parte dello yacht, dallo smaltimento dei rifiuti ai filtri dei motori, è eco-compatibile, questo porta un gran vantaggio: potersi avvicinare ad alcune zone protette, raggiungibili solo via mare, il cui accesso è consentito solo alle imbarcazioni certificate.
Per sfondare in questo settore particolare oltre ai suoi progetti, Mondomarine vanta referenze di eccellenza: sono i suoi clienti, oltre a Benetton, troviamo Giacomo Agostini, Mike Bongiorno la casa gastronomica parigina Fauchon, che ha usato un Mondomarine addirittura come filiale navigante.

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