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Green Freedom, la benzina ad impatto neutro

Due ricercatori del Los Alamos National Laboratory perfezionano l’idea per produrre carburante a partire dall’anidride carbonica prelevata dall’atmosfera. E l’indipendenza dal petrolio potrebbe quindi divenire realtà

Alimentare un’automobile con aria ed acqua sembra decisamente un’idea di fantascienza. Ma non sembrano pensarla così Jeffrey Martin e William Kubic, scienziati del Los Alamos National Laboratory che in occasione del secondo” Alternative Energy Now” hanno presentato Green Freedom. Il team di ricercatori ha perfezionato un processo per ricavare carburante a partire dall’anidride carbonica emessa nell’atmosfera. “La tecnologia per produrre carburanti da quelle abbondanti materie prime è, nei fatti, già disponibile”, scrivono Martin e Kubic, già oggi è possibile estrarre la Co2 dall’aria, portandola a contatto con del carbonato di potassio, la novità tecnica di Green Freedom si trova invece nel procedimento per separare ulteriormente le molecole catturate. “Abbiamo trovato il modo di ridurre del 96% l’energia necessaria a questo passaggio, rendendo l’intero progetto economicamente sostenibile”. Ovviamente questa benzina sintetica, in quanto ottenuta dal diossido di carbonio prelevato dall’aria, avrebbe un impatto neutro sull’equazione dell’inquinamento atmosferico. Non è ancora chiaro come il risultato netto per l’energia impiegata durante il processo possa essere positivo (nonostante le assicurazioni da parte di Martin e Kubic), dal momento che rompere i vari legami chimici comporta una notevole spesa energetica. Le prossime fasi del progetto prevedono che la soluzione sia testata entro un anno e che un prototipo di stabilimento sia realizzato entro il 2010.