Il ministro per lo Sviluppo Regionale bulgaro Rosen Plevneliev ha annunciato ieri la costituzione di un gruppo di lavoro formato da funzionari ministeriali, associazioni di categoria e rappresentanti del Green Buildings Council per dare vita a una legislazione nazionale che detti nuovi standard per la costruzione di edifici ad alta efficienza energetica
(Rinnovabili.it) – Un passo in avanti decisivo è quello che la Bulgaria sta per compiere nell’armonizzazione dei criteri nazionali per la costruzione e gestione degli edifici a basso impatto ambientale. Il ministro dello Sviluppo Regionale, Rosen Plevneliev, ha infatti annunciato ieri la costituzione di un gruppo di lavoro che consentirà di adottare, in tempi rapidi, una normativa che stabilirà nuovi standard generali per le costruzioni ad alta efficienza energetica. Il gruppo di lavoro sarà costituito da funzionali ministeriali provenienti dai ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo Regionale e dell’Economia e da esperti provenienti dalle maggiori associazioni di categoria, oltre ai rappresentanti bulgari del _Green Buildings Council._ Il team così costituito lavorerà sull’impianto del futuro meccanismo di certificazione in materia di green building.
Il governo bulgaro, secondo quanto ha dichiarato ieri Plevneliev, si impegnerà da parte sua a stabilire presto i nuovi indicatori per poi procedere a rendere pubblici i nuovi standard da adottare nella costruzione degli edifici “verdi”. In questo modo il governo della Bulgaria spera di poter potenziare lo sviluppo e la costruzione di questi edifici dal momento che solo la sede dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Bulgaria risulta, al momento, essere l’unico fabbricato totalmente certificato dell’intera nazione. Secondo uno studio condotto dal ministero dello Sviluppo Regionale bulgaro un rifacimento di tutti gli appartamenti della nazione costruiti in calcestruzzo adottando sistemi ad alta efficienza energetica avrebbe un costo tale pari a circa quattro miliardi di euro. Un investimento che potrebbe, però, rivelarsi molto redditizio dal momento che consentirebbe di risparmiare ogni anno circa 560 milioni di euro.