I vincitori avranno diritto ad esplorare, per un periodo di 5 anni, il potenziale geotermico dell’isola di Samotracia, dell’isola di Chios centrale e meridionale, del delta del fiume Evros e del Nestos
(Rinnovabili.it) – La Grecia condivide con Italia e Turchia la ‘benedizione’ di aree geologicamente attive, dove le forze endogene portano il magma relativamente vicino alla superficie e disegnano nel sottosuolo importanti risorse geotermiche ad alta entalpia. Nonostante ciò il paese ellenico presenta discrete risorse ancora non sviluppate, soprattutto se si guarda alla produzione elettrica pressoché nulla, che hanno riscontrato nel tempo soprattutto l’opposizione della popolazione, contraria allo sviluppo di grandi impianti industriali in zone dallo spiccato valore turistico. Nonostante, infatti, l’Istituto di Geologia ed Esplorazione minerale (IGME) abbia accertato l’esistenza di 30 campi geotermici sul territorio – due dei quali sufficienti a raggiungere almeno 250 MW di potenza – il calore della terra rimane una fonte praticamente inesistente tra i MWh elettrici prodotti tramite rinnovabili.
A dare una scossa alla situazione è ora il Governo di Atene. Il Ministero dell’ambiente, energia e cambiamento climatico della Grecia ha annunciato in questi giorni l’apertura di una gara internazionale per l’assegnazione dei diritti ad esplorare il potenziale geotermico della zona mineraria pubblica. L’isola di Samotracia, l’isola di Chios centrale e meridionale, il delta del fiume Evros e del Nestos: queste le aree al centro dell’offerta pubblica e per le quali il dicastero aspetta l’invio delle domande. I vincitori avranno diritto ad esplorare il potenziale geotermico per un periodo di 5 anni con un’opzione per la proroga unilaterale da parte del locatario di due anni supplementari. Dead-line della gara fissata al 16 marzo 2011.