Le istallazioni nazionali sono passate dai 2 MW del 2007, agli 11 del 2008, fino ai 29,8 nella prima metà dell’anno in corso
(Rinnovabili.it) – Le lungaggini procedurali e burocratiche che ancora interessano il settore del solare europeo costituiscono una questione aperta in molti stati membri, freno in molti casi di un vero exploit di sviluppo, così come atteso dal mercato. Anomalia di sistema la Grecia che nonostante i problemi annessi alle procedure amministrative è riuscita a dare una scossa alla quota nazionale di istallazioni fotovoltaiche, passate nel giro di sette mesi da 11 MW di capacità totale a 29,8 MW segnati alla fine di luglio 2009. La notizia è stata diffusa da Yiannis Vouyiouklakis, direttore della sezione sviluppo del Centro Risorse Energetiche Rinnovabili del Paese, al margine di una conferenza.
Secondo Vouyiouklakis la crescita del mercato nazionale è attribuibile all’impressionante calo del costo dei moduli solari, che è sceso dell’oltre 35 per cento nell’arco di un anno. Una situazione ottimale, catalizzatore dunque della rapida crescita e che ha spinto Vouyiouklakis a suggerire che tramite lo sfruttamento dell’energia solare ed eolica la Grecia potrebbe soddisfare l’obiettivo nazionale del 20 per cento della sua energia da fonti pulite.
Più scettici l’Epia – l’associazione di settore europea – e Giorgos Vokas, segretario generale dell’Associazione delle Imprese Fotovoltaiche, che ha dichiarato che nonostante le aspettative inizialmente elevate, la burocrazia ha comunque influito sul tasso di crescita del mercato potenziale.