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Gran Bretagna: la Rivoluzione Eolica

Via libera all'eolico off shore da parte del governo laburista e del premier Gordon Brown. Una virata in vista di una robusta rinconversione della produzione energetica nel Regno Unito, a favore delle fonti rinnovabili

“Rivoluzione eolica”. Queste le intenzioni del governo britannico il cui ministro per le Attività economiche, John Hutton, annuncerà durante una conferenza a Berlino il via libera alla costruzione delle “wind farm” in mare, per quella che è considerata la più grande iniziativa mai avviata al mondo nel settore delle energie rinnovabili. Secondo le previsioni, i nuovi impianti potranno essere in funzione entro tredici anni e fornire elettricità a tutte le case del Regno Unito, con la consegneza di puntare meno sul nucleare per le necessità energetiche nazionali.
Il governo sceglierà le aree delle acque nazionali britanniche dove impiantare centrali eoliche da 25 Gigawatt entro il 2020 che, in aggiunta agli 8 già in programma, sarebbe sufficiente ad alimentare ogni singola abitazione del Regno Unito. Secondo il programma, tra otto anni la produzione eolica sarà il doppio di quella di qualsiasi Paese sulla faccia della Terra. La gran Bretagna sarebbe ben oltre agli obiettivi Ue (la produzione del 20% dell’energia da fonti rinnovabili entro il 2020). La scelta dell’eolico off-shore dovrebbe tra l’altro lasciarsi dalle spalle le critiche che questa tecnologia suscita quando viene impiantata sulla terraferma.

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