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GP Wind: l’Europa tende una mano alle provincie italiane

(Rinnovabili.it) – L’eolico non gode di una buona reputazione, in alcuni casi le critiche sono pretestuose in altri sono ragionevoli. Per questo l’Unione Europea ha avviato il progetto ““GP Wind: good practice in reconciling offshore and onshore wind energy with environmental objectives””:https://www.project-gpwind.eu/ all’interno del programma EIE, che coinvolge otto Paesi europei. Il progetto vuole costruire e promuovere delle buone prassi per conciliare lo sviluppo dell’energia eolica con la realtà ambientale nel suo complesso. Per farlo si coinvolgono i territori stessi, attraverso un’analisi dei fattori che rappresentano un ostacolo alla diffusione ecocompatibile dell’energia eolica. Rispettando le particolarità delle singole realtà, anche attraverso il coinvolgimento diretto degli stakeholders locali. L’attuale fase del progetto GP Wind in Italia si è concentrata su due aree in particolare: in provincia di Savona e di Benevento, nello specifico nella zona del Fortore, che ospita una dei maggiori parchi eolici europei. In quest’ultima area sono stati coinvolti diversi soggetti portatori di interessi come enti locali, compagnie ed imprese energetiche (come l’Asea impegnata impegnata in prima fila nel GP Wind) e associazioni ambientaliste. Alcuni di loro sono stati anche invitati a compilare un questionario con il quale hanno potuto direttamente contribuire al progetto, evidenziando problematiche e proponendo delle soluzioni rispetto ad una questione specifica. Attraverso un percorso di agenda 21, facendo partecipare la popolazione locale a un progetto comune, in base ai diversi interressi che rappresentano. Il territorio del Fortore infatti presenta diversi parchi eolici, da quelli che hanno ormai oltre dieci anni di vita, a quelli che recentemente hanno ottenuto l’autorizzazione alla costruzione da parte della regione Campania. Uno dei criteri, riscontrato nell’analisi della risposta dei vari stakeholders è stato l’attenzione agli ecosistemi e alla biodiversità del luogo. I dati emersi da ogni questionario, come anche da quelli della provincia di Savona, hanno costituito un report tecnico, inviato in Scozia, Paese capofila di Gp Wind. Il progetto rappresenta un concreto beneficio per le comunità, che attraverso gli enti locali possono dialogare direttamente con l’Unione Europea, e confrontarsi con altre significative realtà territoriali comunitarie. Un modo questo che permette alle comunità locali di sviluppare la propria economia e autosufficienza energetica, rispettando il territorio in cui vivono, sentendosi partecipi di una progetto comune.

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