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Google sceglie Transphorm per tagliare il 90% degli sprechi energetici

(Rinnovabili.it) – È molto raro sentir parlare di una tecnologia del valore di svariati milioni di dollari che rimane celata fino al momento effettivo del debutto: l’obiettivo è stato invece raggiunto da Transphorm, compagnia pronta a esordire in grande stile con un progetto di notevole impatto per quel che concerne il comparto energetico. La società americana è, infatti, riuscita a portare a termine un finanziamento piuttosto sostanzioso (circa venti milioni di dollari) con “Google Ventures”:https://www.google.com/ventures/, il segmento di Mountain View attivo nel cosiddetto venture capital (apporto del capitale di rischio), con partecipazioni determinanti da parte di investitori quali Kleiner Perkins Caufield & Byers e Lux Capital. Come andrà ad operare esattamente Transphorm? Questa startup si focalizzerà sull’efficienza energetica, tentando nel modo più proficuo possibile di ridurre gli sprechi attualmente legati alla conversione dell’elettricità da parte di centri dati, dei moduli solari, delle auto ibride e altro ancora.
Come ha sottolineato il ceo Umesh Mishra, le inefficienze nel passaggio della corrente alternata a corrente continua o viceversa determinano una perdita circa *dieci punti percentuali dell’elettricità totale* nella sola rete statunitense. L’equivalente, in altri termini, della produzione di 318 centrali elettriche a carbone.
Il risparmio diventa quindi un tema fondamentale e la stessa Transphorm ha assicurato di poter ridurre fino al 90% l’energia persa normalmente dalla conversione. “Quello che ognuno sta facendo è pagare una tassa nascosta a causa dell’inefficienza delle conversioni”, ha spiegato Mishrasaid nel corso di una presentazione con i dirigenti di Google Ventures presso il campus della stessa Big G. “Perché sopportare un inutile spreco di energia nel sistema elettrico e nei dispositivi, quando possiamo rapidamente ed in modo redditizio ottenere prodotti di design ad alta efficienza energetica?”.

In termini economici potrebbe equivalere ad alcuni miliardi di dollari, senza dimenticare gli indubbi effetti benefici per l’ambiente. L’azienda si è specializzata in moduli energetici custom, progettati per essere integrati virtualmente in qualsiasi sistema elettrico “dai gadget dei consumatori ai motori industriali fino alle auto elettriche o i moduli fotovoltaici”.
I tipici prodotti che hanno convinto Google nella scelta sono realizzati sfruttando il nitruro di gallio piuttosto che il silicio, a causa dei limiti relativi all’efficienza delle energie ad alto voltaggio. Gli sprechi cominceranno ad essere eliminati a partire da quest’anno, ma i primi risultati concreti saranno stimati nel 2012 e nel 2013, anche se al momento non si conoscono i prezzi che i clienti dovranno pagare per beneficiare di queste tecnologie.

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