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Google aggiunge i charger point nelle sue mappe

(Rinnovabili.it) – Era solo questione di tempo prima che l’approccio di Google alla mobilità sostenibile facesse spazio ad uno strumento oggi indispensabile: la mappatura dei punti di ricarica per i veicoli elettrici.
Con un numero di stazioni di rifornimento pubbliche in costante aumento anche il colosso di Mountain View ha deciso di fare la sua parte contribuendo a suo modo a rendere più facile il monitoraggio dei _chager point._ I dati per ora riguardano solo gli Stati Uniti e sono stati raccolti grazie alla collaborazione del National Renewable Energy Laboratory (NREL), l’istituto di ricerca del dipartimento energetico statunitense.
Attualmente gli utenti possono usufruire di un database di quasi 7.000 stazioni di rifornimento ‘alternative’ negli States. Per aiutare a sviluppare una banca dati precisa e dettagliata con informazioni sempre aggiornate, il NREL ha lanciato il *forum GeoEVSE* (Geo Electric Vehicle Supply Equipment) che si avvale dell’Alternative Fuels e Advanced Vehicles Data Center (AFDC) e di un consorzio di produttori EVSE, distributori, installatori, e altre parti interessate. Un servizio utile ma che, volendo fare le pulci a Big G, è stato battuto sul tempo dall’ultima applicazione nata in casa Apple: PlugShare. Realizzata da Xatori, l’_app_ si basa su una logica partecipativa: il database riportante i punti di ricarica viene aggiornato volontariamente da coloro che offrono la propria presa elettrica per consentire la ricarica a formare una sorta di community.

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