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Good Car? Al dilemma risponde Greenpeace

All’apertura del Salone dell’Auto di Ginevra alcuni attivisti di Greenpeace hanno circondato diversi modelli esposti sollevando una domanda “what is a good car?”. Greenpeace, etichettando le automobili con il messaggio “motori della distruzione del clima”, chiede ai produttori di auto e ai politici di ripensare i criteri per costruire una buona automobile e imboccare la strada di un futuro a basse emissioni di anidride carbonica. Bene, oggi l’associazione ha lanciato la versione italiana del sito interattivo “Good Car?”. Il tutto per sensibilizzare gli utenti al problema ambientale. L’operazione di Greenpeace tende a sottolineare le mancanze delle case automobilistiche, che utilizzano tecnologie più efficienti e pulite solo per alcuni prodotti, continuando a focalizzare l’attenzione su modelli più potenti e con maggiori emissioni di Co2. “Le industrie automobilistiche avevano promesso di ridurre le emissioni medie delle nuove auto a 140 grammi di Co2 per km entro il 2008-2009. – dichiara Giuseppe Onufrio direttore delle Campagne di Greenpeace – In realtà questo accordo volontario è stato disatteso e la media attuale delle auto vendute in Europa è di circa 160 grammi.” E continua “Persino la Fiat, che con le case francesi presenta emissioni più contenute, punta molto sui modelli Natural Power, con doppia alimentazione a metano e benzina, modelli che venduti come versioni più “verdi” hanno emissioni ben al di sopra di altri modelli. La piccola Panda a doppia alimentazione, per esempio, presenta emissioni di 146 g per km, contro i 133 g della versione a benzina.” Insomma, prima di comprare una nuova auto…fate un giro su “Good Car?”

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