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Golan, terra contesa e promessa energetica

(Rinnovabili.it) – E’ una situazione particolare quella vissuta nelle alture del Golan, l’altopiano euroasiatico storicamente conteso tra Siria e Israele e annesso dal 1890 sotto il diritto civile e la giurisdizione di Gerusalemme.
Per un territorio dal passato e presente così delicato sembra possa aprirsi un futuro all’insegna energia eolica. L’altopiano ospita già dal 1992 una decina di turbine, 6 MW di capacità in totale sfruttati fino ad oggi per alimentare qualche fabbrica locale, ma a conti fatti si tratta di unità vecchie dalla tecnologia ormai superata. La società realizzatrice, la Mey Golan, sta dunque progettando di rinnovare il parco e con la nuova licenza concessa a inizio anno di realizzare una wind farm molto più grande in accordo con il gigante statunitense AES Corporation. I piani sarebbero quelli di istallare nella zona altre 150 turbine per una potenza complessiva di 400 MW. Si tratta di un progetto da oltre 600 milioni di dollari che verrà messo in piedi in più fasi a partire da un primo step nel 2011. Per Israele la corsa all’eolico rappresenta molto di più che una scommessa. Dopo decenni di focalizzazione sull’energia solare, l’intenzione del Governo è ora quella di triplicare lo sfruttamento di tale fonte. Sul fronte del Golan intanto il ministro delle Infrastrutture israeliano Uzi Landau ha dichiarato che qualsiasi ulteriore progetto dovrebbe essere incluso nei negoziati con la Siria.

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