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Global warming, per combattere il clima bisogna rafforzare le infrastrutture

(Rinnovabili.it) – Generare energia dai rifiuti domestici e ristrutturare la rete stradale britannica sono tra i suggerimenti che un gruppo di ingegneri ha dato al paese al fine di preservare le infrastrutture dai danni causati dal cambiamento climatico.
Gli eventi meteo estremi tra cui inondazioni, siccità, ondate di caldo e tempeste di particolare intensità stanno divenendo sempre più frequenti man mano che aumenta la temperatura globale. Questo significa che le infrastrutture, tra cui ad esempio le reti di comunicazione e le reti elettriche, gli acquedotti, le fognature e la rete stradale sono sottoposte a stress continui che ne usurano i materiali mettendone a rischio il funzionamento e il Regno Unito sembra non essere pronto ad affrontare tutto questo.
“Abbiamo bisogno di discutere su queste tematiche – tutto dipende da ciò che i politici sono disposti a fare,” ha affermato David Nickols, presidente del panel dell’acqua presso la Institution of Civil Engineers e uno degli autori della “relazione pubblicata oggi”:https://www.raeng.org.uk/news/publications/list/reports/Engineering_the_future_2011.pdf dalla *Royal Academy of Engineering* insieme a sette altri organismi professionali che si occupano di ingegneria, e che rappresentano quasi mezzo milione di ingegneri.
Gli esperti hanno infatti dichiarato che le infrastrutture potrebbero essere rafforzate per meglio contrastare i danni provocati dal global warming, ma questo richiederebbe politiche specifiche ed interventi mirati da parte del governo.
Ad esempio, hanno suggerito gli ingegneri, la pavimentazione e i rivestimenti stradali potrebbero essere sostituiti con materiali più resistenti alle alte temperature anche se sono le inondazioni il pericolo peggiore per il Regno Unito, inondazioni che potrebbero creare i danni maggiori alle infrastrutture, soprattutto nelle zone costiere. Da parte del governo gli interventi devono essere tempestivi, affermano gli esperti, e più che riparare i danni dovrebbero preparare la popolazione agli eventuali disastri ambientali e mettere in sicurezza le infrastrutture vitali anche se i processi di adattamento si riveleranno lunghi e costosi.

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