Nonostante la delusione per la decisione della Banca Mondiale di finanziare una centrale a carbone nel sud dell'Africa gli Stati Uniti rispetteranno le promesse per una politica a favore della riduzione delle emissioni
(Rinnovabili.it) – Gli Stati Uniti sosteranno economicamente il sud Africa facendo fede alla promessa di agire in favore delle politiche contro il cambiamento climatico, “nonostante” a Medupi stia per essere realizzato un impianto a carbone grazie ad un fondo da 3.75 miliardi di dollari concesso dalla World Bank.
Emissioni stimate? 25 milioni di tonnellate di inquinanti in atmosfera ogni anno, quantitativo non sottovalutabile, che probabilmente renderà vano ogni sforzo di avvicinare il paese alle tecnologie green.
Le 6 unità da 788 MW, per la cui attivazione si dovrà attendere il 2015, stanno sollevando il malcontento generale a causa del comportamento della World Bank, dimostratasi altre volte a favore della lotta ai finanziamenti per opere ‘inquinanti’ ma in continua attività per quanto riguarda istallazioni a combustibili fossili. Per l’istituto di credito questa è sembrata, evidentemente, la soluzione più ‘conveniente’ in un paese dove il carbone non manca di certo e dove il bisogno di elettricità è in costante aumento.
Si sono astenuti dalle votazioni per la concessione dei finanziamenti al progetto africano 5 stati tra cui gli Usa che stamane hanno ribadito lo sconcerto in merito alla decisione della World Bank nonostante i ripetuti di appelli provenienti dai paesi più sviluppati ad una maggiore attenzione alle conseguenze di talune istallazioni.
Benché negli ultimi tre anni i finanziamenti alle energie pulite da parte della Banca Mondiale siano aumentati, anche l’Italia ha scelto l’astensione davanti ad una decisione che potrebbe compromettere parte degli sforzi a favore dell’arresto dei danni causati dal cambiamento climatico.