Nel tentativo di intensificare le pressioni sui paesi in via di sviluppo ad assumere ambiziose riduzioni delle emissioni un funzionario degli Stati Uniti ha scritto alla Banca Mondiale raccomandando di fermare i finanziamenti agli impianti a carbone
(Rinnovabili.it) – Basta con i finanziamenti al carbone. E’ “l’indicazione” degli Usa alla Banca Mondiale secondo quanto fa sapere Times of India venuto in possesso di una lettera inviata da un funzionario americano all’istituto di credito. Nella missiva Whitney Debevoise, direttore esecutivo della sezione statunitense della Banca spiega: “L’amministrazione Obama ritiene che le organizzazioni che hanno per missione l’aiuto allo sviluppo e il sostegno economico ai Paesi Poveri detengano potenzialmente un ruolo fondamentale da svolgere nel futuro quadro internazionale per la finanza climatica, e, in particolare, nell’aiutare le nazioni in via di sviluppo a mitigare le emissioni di gas serra e a rafforzare le loro economie nei confronti dei rischi climatici”.
Nella lettera Debevoise consiglia di “rimuovere gli ostacoli e costruire una domanda per risorse a zero o basse emissioni di carbonio”, ma si tratta di raccomandazioni controverse con il potenziale di innescare una tempesta diplomatica internazionale se i paesi in via di sviluppo come Cina e India decidessero di contestare il contenuto della missiva. Le due potenze asiatiche, insieme a decine di altri paesi in via di sviluppo, continuano infatti a fare affidamento sul carbone come fonte primaria per la produzione elettrica.
I finanziamenti pubblici per impianti a carbone sono una delle questioni più delicate per la Banca Mondiale ma staccando la spina a tali progetti si potrebbe determinare un impatto diretto sulla crescita economica e sul tasso di miglioramento la vita della popolazione locale, lì dove non il trasferimento delle eco-tecnologie richiederebbe tempo e ostacoli da superare.