La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Giuliano Uras, ha approvato la delibera che stanzia 10 milioni di euro a favore di 28 Comuni della Sardegna per interventi che permettono l’aumento del patrimonio boschivo in prossimità di aree interessate da gravi forme di deindustrializzazione, da cave dismesse, da impianti di incenerimento da rifiuti solidi urbani o di produzione di energia da fonte fossile. L’assessore ha ritenuto necessario e urgente, considerata la grave crisi industriale e il pesante stato di degrado che ha investito le aree individuate, utilizzare le disponibilità finanziarie previste nel bilancio 2010.
Le aree d’intervento sono suddivise in quattro siti: Sulcis Iglesiente (Buggerru, Carbonia, Carloforte, Domusnovas, Fluminimaggiore, Gibe, Gonnesa, Iglesias, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias, Villaperuccio, Villamassargia); Ottana (Ottana, Bolotana, Orani, Sarule, Noragugume); Tossilo-Macomer (Macomer, Borore); Porto Torres (Porto Torres). Con i fondi stanziati, le amministrazioni comunali potranno concludere gli interventi avviati con i finanziamenti 2009. Ad attuare il programma saranno i 28 Comuni beneficiari, mentre la direzione dei lavori sarà affidata all’Ente Foreste della Sardegna.
“Abbiamo considerato importante e prioritario consentire alle amministrazioni comunali che ospitano all’interno del proprio territorio delle aree compromesse dal punto di vista paesaggistico e ambientale di permettere l’aumento del patrimonio boschivo e forestale. Questo intervento, permette di completare un percorso di valorizzazione già avviato che consente anche una forma di tutela dell’economia”, spiega l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Giuliano Uras.