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Giunta, la provincia aderisce al progetto Sudin

Anche la Provincia di Udine aderisce al progetto “Azienda agricola a ridotto impatto energetico in Sud Sudan” promosso dall’associazione Sudin onlus di Udine. La decisione è stata formalizzata nel corso dell’ultima riunione dalla Giunta provinciale. La Provincia, in particolare, darà un supporto operativo riguardante una valutazione tecnica rispetto all’attivazione di infrastrutture energetiche nel Sudan che sarà fornita dai tecnici che l’amministrazione individuerà all’interno del proprio organico. In qualità di partner, l’amministrazione di palazzo Belgrado contribuirà inoltre all’organizzazione di momenti pubblici per promuovere le iniziative di partnerariato nord-sud del mondo.
«Anche questo progetto – ha commentato il presidente della Provincia on. Pietro Fontanini – si inserisce in quelle attività che questa amministrazione ha avviato per contribuire alla realizzazione di uno sviluppo equo tra i popoli e alla democratizzazione dei rapporti internazionali. In questo caso – ha proseguito – è prevista la realizzazione di un’azienda agricola a basso impatto energetico, lo sviluppo di attività agricole di media-piccola scala sui territori interessati attraverso l’avvio di specifiche azioni quali l’attivazione di infrastrutture energetiche (impianto fotovoltaico) e idrauliche e l’attivazione dell’azienda agricola con colture cerealicole, orticoltura, frutticoltura e foraggio per il bestiame». Oltre alla Provincia, gli altri soggetti che partecipano alla realizzazione del progetto sono l’Università degli Studi di Udine, la Confartigianato di Udine, il Comune di Basiliano, il Cefs (Centro Edile per la Formazione e la Sicurezza) di Udine, il Catholic Diocese of RumbeK – Lakes States Sudan e l’Ireneo Dud Fondation – Lakes States Sudan.
«Nell’attuale momento di congiuntura economica – ha chiosato Fontanini – non bisogna dimenticare che ci sono nazioni nel mondo che non riescono a garantire la sopravvivenza alle proprie popolazioni. Per questo è un dovere morale di tutti coloro i quali appartengono al mondo “industrializzato” dare il proprio contributo».

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