Un impianto di fitodepurazione per il trattamento e recupero di acque reflue urbane; un irrigatore intelligente che è in grado di selezionare da solo la qualità dell’acqua, i tempi e la quantità di fertilizzante; un sistema che permette di raccogliere e depurare le acque reflue di Mestre, Mirano e Porto Marghera per riutilizzarle nell’industria; un regolamento edilizio che impone soluzioni di risparmio idrico ai nuovi edifici; la progettazione partecipata della gestione sostenibile di un fiume; la campagna di sensibilizzazione “Portatori d’acqua”, un videogioco educativo sull’acqua.
Sono alcuni dei progetti per una gestione sostenibile dell’acqua, selezionati in occasione del premio “Pianeta Acqua”, promosso dalla Regione Emilia-Romagna e dal Forum nazionale sul risparmio e la conservazione della risorsa idrica. Complessivamente sono state oltre 80 le proposte presentate, tra le quali la giuria, presieduta da Andrea Segrè, preside della facoltà di agraria dell’Università di Bologna, ha individuato sei vincitori (accanto a 18 menzioni speciali): Comune di Bologna, Università di Pisa, Regione Puglia, Centro di Volontariato Internazionale, Studio Sferalab, e ATO di Macerata.
La premiazione è avvenuta oggi a Bologna in occasione del convegno nazionale “Governare l’acqua”, organizzato dalla Regione per fare il punto, nella Giornata mondiale dell’acqua, sui temi del risparmio idrico. Al centro dell’iniziativa in particolare i temi dell’intersettorialità, della partecipazione e della condivisione di informazioni, problemi e conoscenze.
“La gestione sostenibile della risorsa idrica richiede una responsabilizzazione diffusa – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Sabrina Freda aprendo i lavori –che parta dal basso per arrivare ai più alti livelli di governo e che coinvolga tutti, pubblico e privato. E’ ora di percorrere una strada fatta anche di piccoli passi, ma concreta”. “Di fronte a un tema di tale rilievo, dalle importanti ricadute non solo ambientali, ma anche sociali ed economiche – ha aggiunto Freda – ritengo che il prossimo 12 giugno i cittadini debbano esercitare comunque, indipendentemente dalle loro convinzioni al riguardo, il loro diritto di voto partecipando alla consultazione referendaria per l’acqua pubblica. Io voterò si perché credo che sia necessaria una revisione complessiva del governo pubblico dell’acqua”.
Al convegno sono intervenuti tra gli altri Jaroslav Mysiak della Fondazione Enrico Mattei, Luciano Baggiani presidente di Anea, Gianluca Rusconi di Confindustria Emilia Romagna, Massimiliano Pederzoli di Coldiretti Emilia-Romagna, Mauro Zanini di Federconsumatori, Stefano Ciafani responsabile scientifico di Legambiente. /PF