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GIFI: “Il mercato si sta assestando, prepariamoci alla competizione”

*Mauro Spagnolo – Presidente Gremes, in 11 anni di attività ANIE/GIFI ha raccolto il numero più alto e coordinato di imprese italiane operanti in tutta la filiera industriale del fotovoltaico. Quali sono le ragioni di questo importante successo?*
Gert Gremes – Oggi ci vantiamo di annoverare ben 115 tra costruttori, distributori e installatori di sistemi e componenti per l’industria fotovoltaica. Aziende che nel 2009 hanno registrato un giro di affari cumulato di oltre 1,5 miliardi di euro, installando oltre 350 MWp di impianti e dando lavoro ad oltre 5000 professionisti. Un risultato che premia la nostra strategia di sviluppo equilibrato di tutti i segmenti di mercato e di potenziamento del comparto industriale mediante la promozione di un sistema incentivante adeguato al contesto nazionale ed il supporto alle tecnologie innovative. Elementi indivisibili che servono ad assicurare nel medio-lungo termine la crescita economica sostenibile del settore, la creazione di posti di lavoro qualificati lungo tutta la filiera ed un importante contributo al raggiungimento dell’obiettivo vincolante nazionale del 17% di energia primaria rinnovabile al 2020.

*M.S. – Quale è, invece, il suo bilancio personale in quattro anni di mandato come presidente del Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane?*
G.G – Dal 2006 alla guida del GIFI ho vissuto e contribuito in prima persona, insieme ai miei colleghi del Comitato Direttivo e della Segreteria, alla creazione del mercato fotovoltaico in Italia. Il primo obiettivo del mio mandato è stato quello di apportare le dovute migliorie al Conto Energia ed il primo risultato è stata la pubblicazione del DM del 19 Febbraio 2007. Parallelamente abbiamo presentato le nostre istanze e proposte sui tavoli istituzionali per tutta una serie di tematiche tecniche e legislative come ad esempio la connessione alla rete, la fiscalità, e le autorizzazioni. Un insostituibile lavoro, quest’ultimo, che è stato portato avanti costantemente dai Gruppi di Lavoro appositamente istituiti. Da fine 2008, invece, abbiamo concentrato il nostro impegno alla elaborazione di una proposta per il Conto Energia 2011. A tale scopo abbiamo dato vita ad una serie cospicua di incontri con i vari portatori di interesse, istituzionali e privati, nel settore energetico-fotovoltaico al fine di elaborare una proposta concreta e concertata per lo sviluppo sostenibile del mercato e dell’industria fotovoltaica in Italia. Proposta che è stata consegnata al Governo a Settembre 2009 e presentata ad un numeroso pubblico accorso numeroso durante un convegno appositamente organizzato a Roma.
Una fitta rete di contatti strategici ed istituzionali, creati e consolidati negli ultimi 4 anni, hanno permesso di avviare un sistema di preziose collaborazioni a filo diretto tra governo, tecnici, industria e mercato. Questo è in breve il patrimonio che ritengo di aver costruito in questi anni. L’ultimo obiettivo del mio mandato come Presidente del GIFI è quello di creare le condizioni ottimali per lo sviluppo del settore dal 2011 in poi attraverso la pubblicazione del Conto Energia 2011 e delle Linee Guida Nazionali per l’Autorizzazione Unica, il quale mi auguro di centrare nelle prossime settimane.

*M.S. – ANIE/GIFI è stata la prima e unica associazione del comparto a dotarsi di un “codice di autoregolamentazione”. Da cosa è nata questa esigenza e a quali risultati ha portato?*
G.G. – L’esigenza di dotarsi di un “codice di auto regolamentazione” è nata dalla necessità, condivisa all’interno della base associativa, di offrire al cliente finale una concreta garanzia di qualità in termini di prodotti e servizi forniti dall’industria da noi rappresentata. Una garanzia atta ad orientare verso scelte opportune i nostri committenti all’interno dell’inevitabile proliferare di iniziative imprenditoriali nel settore fotovoltaico; una garanzia rafforzata del marchio associativo come l’elemento distintivo di aziende impegnate ad uno sviluppo etico e professionale del settore. Il risultato più tangibile di questa iniziativa é il numero elevato di aziende che, iscrivendosi al GIFI, hanno anche sottoscritto il codice.

*M.S. – Ai vostri associati ANIE/GIFI propone diversi servizi come la segnalazione di bandi e gare, la consulenza economica tramite ricerche, analisi e statistiche di mercato e anche molte convenzioni. Quali sono le eventuali altre proposte che state studiando per promuovere la campagna associazioni?*
G.G. – I servizi dei quali i nostri associati possono beneficiare sono garantiti dalla Segreteria dell’ Associazione Energia e dalla struttura operativa della Federazione ANIE (Confindustria) la quale attinge ad un nutrito gruppo di dipendenti e consulenti professionisti del settore energetico dediti a supportare le aziende nelle varie fasi dello sviluppo imprenditoriale con: ricerche, analisi e statistiche di mercato, consulenza e supporto normativo e legale di settore, comunicazione e marketing associativo, rappresentanza nei principali tavoli di lavoro nazionali e internazionali, ma soprattutto lobbying, ovvero la discussione e la negoziazione sui tavoli istituzionali delle istanze e posizioni dell’industria nazionale fotovoltaica da noi rappresentata. L’obiettivo di tutta la Federazione ANIE è quello di potenziare ulteriormente questi servizi in virtù della crescita esponenziale delle aziende che scelgono, oramai ogni settimana, di affiliarsi al GIFI.

*M.S. – Presidente, voi siete stati anche i primi a fare delle pressioni su governo e istituzioni per ottenere che le proposte avanzate in tutto il settore del fotovoltaico italiano fossero prese in esame dal legislatore. Secondo lei, in questo momento, cosa è possibile fare per potenziare lo sviluppo di tutto il comparto?*
G.G. – Attualmente le maggiori sfide che il comparto del fotovoltaico italiano deve necessariamente affrontare possono essere raggruppate in due aree principali. Innanzitutto bisogna assicurare lo sviluppo del mercato attraverso la definizione di processi autorizzativi e di pianificazione per il corretto inserimento dell’impianto FV nell’ambiente urbano e naturale, al fine di rendere omogeneo lo sviluppo nazionale e programmare adeguatamente la gestione del territorio. In più bisognerà adottare una tariffa incentivante per garantire una visibilità temporale adeguata a pianificare gli investimenti industriali. La seconda area su cui bisognerà lavorare sarà il rafforzamento della cooperazione università-industria per favorire la ricerca applicata e lo sviluppo tecnologico. Un elemento indispensabile per assicurare al sistema paese una competitività per le tecnologie innovative di generazione elettrica da fonte solare e supportare lo sviluppo della generazione distribuita e delle reti intelligenti (smart grid) per permettere all’infrastruttura di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica nazionale di poter gestire al meglio importanti quantitativi di elettricità non programmabile come quella da fonti rinnovabili quali sono il solare e l’eolico. Con adeguati interventi e misure di sostegno a queste tematiche sono sicuro che il fotovoltaico possa diventare una tecnologia ‘mainstream’ entro i prossimi anni e giocare un ruolo fondamentale nella sicurezza energetica del nostro paese.

*M.S. – Attualmente, quali sono, a suo avviso, le maggiori sfide che il fotovoltaico italiano si sta preparando ad affrontare, e quali, invece i nodi che risultano ancora difficili da risolvere?*
G.G. – Il mercato italiano dovrá affrontare nei prossimi 2 anni una fase di assestamento e di razionalizzazione senza precedenti: una fase durante la quale molte delle attività imprenditoriali non strettamente industriali sono destinate a scomparire o almeno ad essere notevolmente ridotte. Parallelamente tutte le aziende del settore ed il relativo indotto dovranno non solo far fronte ad un assestamento dei volumi ma anche ad una crescente pressione della competizione internazionale. In questa prospettiva il ruolo di un’associazione di categoria come ANIE/GIFI è fondamentale per orientare opportunamente gli operatori attraverso la promozione di elevati standard professionali, etici e ambientali lungo tutta la filiera, la consulenza normativa e la promozione di regole certe ed omogenee e l’integrazione del comparto fotovoltaico con quello energetico produttivo nazionale per garantire al sistema paese il giusto mix di tecnologie negli anni a venire.

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