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Giappone: neve per raffrescare l’aeroporto di Chitose

Il Sol Levante è sempre pronto a sperimentare nuovi modi per ridurre la propria impronta di carbonio. E stavolta lo fa chiedendo aiuto alla neve

A partire dal 2010, il New Chitose Airport nell’isola di Hokkaido, in Giappone, si aspetta di ottenere il 30% del suo fabbisogno di raffrescamento estivo dalla neve invernale, una soluzione grazie alla quale il terminale potrebbe dire addio ad una considerevole quota di CO2 emessa. Nonostante anche qui i cambiamenti climatici si siano fatti sentire, l’isola per sua natura è caratterizzata da inverni nevosi, che gli ingegnosi nipponici non hanno tardato a sfruttare: i primi esperimenti del genere erano già stato effettuati dal 1998 in sistemi differenti e di minori dimensioni. Ora l’idea è stata trasferita all’aeroporto di Chitose dove scambiatori di calore utilizzeranno la neve immagazzinata durante l’inverno per raffreddare i liquidi dell’impianto di climatizzazione. Come spiegano gli stessi funzionari locali, le precipitazioni nevose saranno raccolte in magazzini e coperte con un rivestimento termo-isolante che ne eviterà lo scioglimento al 45%, mentre la neve sciolta sarà impiegata come liquido del sistema di raffrescamento. Una perfetta dimostrazione che lavorare con, e non contro, la natura produce i migliori risultati.