Durerà cinque anni il comune progetto finalizzato allo studio del riciclaggio di moduli fotovoltaici fra la città di Kitakyushu e la Fondazione Kitakyushu per lo Sviluppo dell’Industria, della Scienza e della Tecnologia. L’obiettivo è giungere a un modello che ricicli tutti i tipi di pannelli, indipendentemente per forma e materiale, e che abbatti i costi dello stesso smaltimento.
Kitakyushu (Rinnovabili.it) – Spesso il riciclaggio dei pannelli fotovoltaici è stato imputato di essere tra i maggiori freni allo sviluppo di tale tipo d’energia. Soprattutto, per quanto concerne l’installazione sulle abitazioni, la paura di alti costi di smaltimento e il timore “fantasticato” di un nuovo problema ambientale tipo amianto hanno in un certo senso creato ombre su questo tipo di fonte rinnovabile.
In Giappone la strada è di tutt’altro senso. La città di Kitakyushu e la Fondazione Kitakyushu per lo Sviluppo dell’Industria, della Scienza e della Tecnologia hanno lanciato un progetto comune di ricerca per il riciclaggio dei moduli fotovoltaici di vario genere. L’alta crescita dell’energia prodotta da sistemi fotovoltaici ha indotto a commissionare questo progetto finalizzato al futuro smaltimento dei pannelli.
Secondo il programma il progetto di massima importanza, considerati gli approcci ancora in via di sviluppo per lo smaltimento dei moduli fotovoltaici, avrà una durata di cinque anni. Gli scienziati desiderano sviluppare una tecnologia per il riciclaggio che coinvolga tutti i tipi di moduli con strutture e materiali diverso. Inoltre anche i costi di riciclaggio saranno alquanto bassi, si pensa intorno ai 5 yen (0,04 euro) per watt di produzione. Ad esempio per un piccolo impianto da 3 KW il costo di smaltimento sarebbe pari a 15.000 yen (120,00 euro).
Per cui Kitakyushu diverrà un centro per il riciclaggio di moduli fotovoltaici anche per le alcune città limitrofe come Kyushu e Chugoku.