(Rinnovabili.it) – Ridurre involucri e packaging per far scendere il volume delle discariche e la mole dei rifiuti da gestire. Per questo la commissione economica del Knesset, il parlamento israeliano, ha recentemente proposto una legge che dovrà passare alla seconda e terza lettura prima entrare in vigore, ma che una volta in vigor potrebbe dare una mano risolutiva al problema.
Importatori e produttori, grazie alla nuova normativa, potrebbero divenire, dal primo marzo 2011, i primi a intervenire sulla questione rifiuti venendo obbligati a raggiungere progressivamente la percentuale di riciclaggio del 60% sul volume totale degli imballaggi che vendono annualmente.
Il disegno di legge prevede inoltre che gli enti locali siano tenuti a stabilire regole a favore di una prima differenziata, richiedono che i rifiuti vengano separati in “secco” e “organico”; il ministero della protezione ambientale sovvenzionerà i vari enti per la realizzazione di apposite infrastrutture di raccolta e riciclaggio provvedendo anche a predisporre multe nei confronti dei trasgressori. Con la nuova legge i cittadini entrerebbero finalmente a far parte del meccanismo di riciclaggio, iniziando la separazione dei materiali direttamente in casa; il Ministero di protezione ambientale fornirà contenitori per la raccolta e la differenziazione dei materiali anche all’interno degli uffici degli enti locali. Carta, vetro, plastica e metalli dovranno però essere trattati separatamente direttamente dai commercianti e dai distributori che saranno chiamati a riciclare o riutilizzare per l’appunto almeno il 60% del peso totale degli imballaggi venduti ogni anno con specifici obiettivi da rispettare, diversi per ogni materiale.
La fase finale della normativa entrerà comunque in vigore nel 2020, quando la legge richiederà di riciclare e riutilizzare il 100% dei materiali.