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“Geotermia, la verifica con Enel chiusa entro dicembre”

«L’accordo volontario siglato il 20 aprile scorso dal presidente della Regione Toscana e dall’ad di Enel – in attuazione del protocollo d’intesa del dicembre 2007- prevede per il 2009 una prima erogazione di circa 6,5 milioni di euro a favore del fondo per la geotermia. I contatti con Enel sono continui per chiudere entro l’anno la verifica delle condizioni che sono alla base del protocollo d’intesa e consentire l’erogazione del contributo relativo all’annualità 2008 a favore dei comuni firmatari dell’accordo. Nella prima decade di dicembre si svolgerà l’incontro con Enel, che era già previsto questa settimana e che è stato rinviato su loro richiesta».
Comincia così la risposta dell’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini all’interrogazione che i consiglieri Udc in Consiglio regionale Titoni, Carraresi e Del Carlo hanno rivolto alla Giunta regionale a proposito del futuro della geotermia in Toscana nella seduta del 19 novembre u.s. Interrogazione che poi non si era svolta per la chiusura anticipata della seduta alle ore 13.
Nella sua risposta l’assessore Bramerini sottolinea che la legge 99 del 23 luglio 2009 in materia di ricerca e coltivazione della geotermia chiede al Governo di determinare, con uno o piùdecreti legislativi, un nuovo assetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche che garantisca, in un contesto di sviluppo sostenibile del settore e assicurando la protezione ambientale, un regime concorrenziale per l’utilizzo delle risorse geotermiche a bassa e media temperatura.
Uno dei principi cui è chiamato ad uniformarsi il Governo è proprio quello di garantire “l’allineamento delle scadenze delle concessioni in essere face ndo salvi gli accordi intercorsi tra regioni ed operatori, gli investimenti programmati e i diritti acquisiti” e quindi anche l’accordo siglato tra la Regione Toscana, enti locali e Enel, senza conseguenze sui posti di lavoro (come sostenuto nella loro interrogazione dai consiglieri dell’Udc).
«Quindi – conclude Bramerini – qualora la preoccupazione lamentata dagli interroganti si traducesse in un “disimpegno di Enel” sul piano degli investimenti con ricadute negative sul piano occupazionale, ciò non sarebbe attribuibile alle modifiche normative soprarichiamate, bensì ad una volontà di Enel di disattendere i molteplici impegni assunti nell’accordo con fatica raggiunto, con la Regione e gli enti locali». La risposta dell’assessore Bramerini termina ricordando che negli ultimi due anni Enel ha ottenuto quattro nuove autorizzazioni per un totale di 72 MW aggiuntivi, che port ano la potenza complessiva a 782 MW

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