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Geotermia, il sì della Svizzera al partenariato internazionale

(Rinnovabili.it) – La Svizzera vuole potenziare la ricerca nel campo della geotermia di terza generazione e per farlo ha siglato un importante accordo d’adesione al Partenariato internazionale per la tecnologia geotermica “IPGT”:https://internationalgeothermal.org/. Un impegno fondamentale quello della confederazione elvetica che ora entra a far parte dell’International Partnership for Geothermal Technology, fondato nel 2008 da Stati Uniti, Islanda e Australia. Scopo dell’IPGT è quello di potenziare lo sfruttamento delle risorse geotermiche e consentire lo scambio di esperienze, risultati e buone pratiche e, allo stesso tempo, coordinare le ricerche in questo settore per evitare che lo sviluppo tecnologico imbocchi vicoli ciechi o presenti dei doppioni.
La firma dell’atto di adesione, in tutti i modi, non comporterà direttamente obblighi giuridici vincolanti per la Svizzera anche se ci sarà un impegno finanziario consistente per gli studi. Infatti i costi dei progetti di ricerca e di sviluppo, o di quelli dimostrativi, sono interamente a carico dei membri stessi del partenariato.
Le attività di ricerca fino a questo momento svolte dai politecnici federali nel campo della geotermia di profondità della Confederazione Elvetica hanno avuto già riconoscimenti a livello mondiale. Un particolare interesse, ad esempio, aveva suscitato il progetto di Deep Heat Mining avviato a Basilea e bloccato nel dicembre dello scorso anno a causa di un elevato rischio di danni. La nuova collaborazione con l’IPGT potrebbe, dunque, aprire nuovi scenari per la ricerca nel Paese che già gode di finanziamenti, in questo campo, pari a circa 1,5 milioni di franchi l’anno (0,5 milioni di franchi dalla ricerca di settore dell’Ufficio federale dell’energia UFE e circa 1,0 milioni di franchi dal settore dei PF).

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