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Geotermia, due verità a confronto

CONFRONTO a tutto campo, e sulla base di dati scientifici, sull’utilizzo della geotermia in Amiata. E’ iniziato ieri con la pubblica assemblea tenutasi nel Teatro comunale di Piancastagnaio. Presenti parte dei 21 docenti dell’Università di Siena che, sulla base dell’incarico ricevuto dalla Regione, hanno elaborato lo studio sugli effetti che producono i «soffioni».

A PRESENTARE il gruppo dei docenti che hanno svolto lo studio è stato il Rettore, Silvano Focardi. Poi la serie di dati, di risultati già illustrati in Regione ai rappresentanti degli Enti Locali. Quindi il confronto incentrato sugli interventi di chi fino ad oggi si è fermamente opposto all’ attività geotermica. Un dibattito con qualche spunto polemico, pieno zeppo di domande, di contro deduzioni. Ma decisamente costruttivo.
«Credo — commenta Giuliano Simonetti presidente della Comunità Montana — che sia stata finalmente imboccata la strada giusta. Dopo innegabili ritardi, da un anno la Regione sta affrontando questo problema in modo deciso e rigoroso. I dati emersi dallo studio ci consentono di aprire in tempi brevi un tavolo tecnico».
Studio con tante rassicurazioni (a partire da quelle sull’inquinamento delle acque) ma anche con tante prescrizioni «urgenti» che l’Enel deve eseguire. Prima fra tutte quella della chiusura del PC2, la più antica delle centrali geotermiche messa sotto accusa per le sue esalazioni. Tanti dati, tante assicurazioni, non tutti, però, sono usciti convinti dal lungo confronto.

C’E’ CHI, come i componenti dei comitati per la salvaguardia dell’ambiente, da anni impegnati in questa battaglia sulla scorta di dati e affermazioni tutt’altro che rassicuranti, rimane fermamente contrario alla geotermia. L’assessore regionale all’Ambiente, Anna Rita Bramerini, respinge le critiche della sinistra e ribadisce che lo studio è stato effettuato da ricercatori che hanno goduto della massima libertà.
L’assessore regionale alle risorse idriche, Marco Betti ha assicurato invece che indipendentemente dai risultati dello studio, la Regione seguirà un percorso condiviso per affrontare il tema della geotermia.

di Massimo Cherubini