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Geosequestro della CO2, FutureGen procede

(Rinnovabili.it) – Il Dipartimento di Energia statunitense (DOE) ha rilasciato il “Record of Decision” NEPA, ovvero la fase finale della procedura di autorizzazione per la valutazione di impatto ambientale, alla proposta progettuale del primo impianto, su scala commerciale e pienamente integrato, per la cattura e sequestro del carbonio nel Paese. La decisione del DOE si basa su un attento esame sia potenziali impatti ambientali, nonché delle finalità e degli obiettivi del programma per quello che sarà l’impianto di Mattoon, in Illinois. Si tratta di un importante passo avanti per l’Alleanza “FutureGen”:https://www.futuregenalliance.org/, la partnership tra il Dipartimento stesso, aziende private e diversi paesi stranieri, nata nel 2003 e poi bloccata dall’amministrazione Bush per gli eccessivi costi.
Il megaprogetto da 1 miliardo di dollari è tornato a prendere vita ora nell’epoca del “carbone pulito” e stando a quanto riferito dal Segretario all’Energia Steven Chu si tratta di un passo di “vitale importanza per l’America e il mondo intero”.
Nel corso dei prossimi otto – dieci mesi, l’Alleanza completerà il progetto preliminare, rifinirà la propria stima dei costi, svilupperà un piano di finanziamento, e, se necessario, effettuerà ulteriori caratterizzazioni del sottosuolo. A seguito di tali attività, che si prevede di portare a termine nei primi mesi del 2010, il Doe e FutureGen decideranno se procedere con la costruzione e la messa in esercizio. Quando sarà pienamente operativo, l’impianto utilizzerà la tecnologia di gassificazione a ciclo combinato integrata con la cattura e il sequestro della CO2 in una profonda formazione geologica salina. La progettazione prevede che il sistema catturi il 90% delle emissioni di anidride carbonica entro il terzo anno di attività eliminando dall’atmosfera un milione di tonnellate di CO2 l’anno.

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