(Rinnovabili.it) – Nonostante precedenti studi avessero ritenuto l’area non idonea all’istallazione di una centrale geotermica, la Bassa Sassonia, in Germania, è stata ora selezionata come la sede ideale per la sperimentazione di un innovativo meccanismo per lo sfruttamento dell’energia del sottosuolo.
L’impianto da 2 MW di prossima costruzione, denominato Genesys, sfrutterà un pozzo profondo 2,5 miglia scavato nella zona di Hannover, nel nord-ovest del Paese.
Ad oggi la Germania usufruisce di altre tre centrali geotermiche: le profonde edonerose trivellazioni richieste non incoraggiano gli investitori, ma un gruppo di scienziati che lavorano per una agenzia del Governo tedesco ha trovato un nuovo sistema di pompaggio che ha ridotto notevolmente i costi.
L’innovativo sistema di approvvigionamento permetterà la riduzione dei costi del 50%: serviranno 13 milioni di dollari, con un guadagno che, nei 25 anni di vita dell’impianto, dovrebbe garantire alla società investitrice un risparmio sul riscaldamento di circa 21 milioni.
Normalmente una centrale geotemica, per portare in superficie il vapore, ha bisogno di due pozzi, uno nel quale viene pompata dell’acqua e uno di risalita del vapore bollente che mette in moto le turbine per la produzione di energia; al contrario questo nuovo sistema permetterà di scavare un solo pozzo e di istallare una sola pompa.
Questo nuovo sistema potrebbe risultare rivoluzionario in quanto: “La struttura geologica – ha dichiarato Michael Kosinowski il geologo responsabile di Genesys – come quella di Hannover si puo’ trovare in una vasta area che si estende da est a ovest, dalla Polonia alla Gran Bretagna e da nord a sud, dalla Danimarca fino alla parte settentrionale del monte Harz” .