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Gelpi-Aci: “Ora nuovi incentivi per la mobilità del futuro”

(Rinnovabili.it) – Un nuovo sistema di incentivi per le famiglie, che coniughi le esigenze di rinnovamento del parco auto a favore di vetture meno inquinanti e di un nuovo modello di mobilità. A sostenere la necessità di rafforzare il mercato grazie a sussidi mirati a raggiungere questo obiettivo è stato oggi il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi, in apertura della *66a Conferenza del Traffico e della Circolazione* organizzata dall’ACI a Riva del Garda, in provincia di Trento. “Soprattutto in città, dove vive il 50% della popolazione del pianeta, servono più veicoli a basso impatto ambientale e un nuovo equilibrio tra il trasporto pubblico e quello privato” ha detto Gelpi mettendo anche in luce le criticità del mercato dell’automobile in Italia.
“L’auto del futuro è già disponibile. Per una circolazione più sostenibile e sicura servono quindi nuovi incentivi – ha spiegato il presidente dell’ACI – perché i benefici sono per l’intera collettività che ha ridotto del 2,3% la spesa per l’acquisto e l’utilizzo dell’auto nel 2009 (165 miliardi di euro in totale). Gli incentivi devono poi inserirsi in una politica di misure integrate e coordinate a livello nazionale ed internazionale. In quest’ottica va rilanciato lo sviluppo di servizi e infrastrutture”.

Secondo lo studio “L’automobile del III° millennio”, realizzato dalla Fondazione Caracciolo – Centro Studi ACI e presentato oggi in apertura della Conferenza le facilitazioni governative hanno fornito un impulso determinante al processo di ottimizzazione del parco veicolare, favorendo la diffusione di auto a misura di città, con alimentazioni più attente all’ambiente. Una domanda crescente di nuove vetture a basso impatto ambientale che non potrà però prescindere da una capillare rete distributiva di gpl, metano e biocarburanti. L’analisi della Fondazione Caracciolo – Centro Studi ACI si è anche concentrata sul mercato delle vetture elettriche, per le quali sono previste quote di mercato fino al 30% nel 2030, che non potranno affermarsi senza un’adeguata diffusione di punti e colonnine di ricarica. Il rapporto ha però messo anche in evidenza come gli italiani siano più disposti, rispetto al passato, a sostenere un maggior esborso per l’acquisto di tali tipologie di auto in presenza di facilitazioni economiche statali, ma devono poter contare sulla certezza di fruizione del mezzo nel tempo e su tutto il territorio nazionale. “E’ necessario intervenire sui costi e sui tributi – ha ricordato infine Gelpi – con una fiscalità ridotta e più equa. Il bollo deve tornare ad essere tassa di circolazione e non più di proprietà, pagata in proporzione ai chilometri percorsi e in base alle emissioni di CO2”.

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