(Rinnovabili.it) – E’ un’analisi dettagliata che si concentra sui mali ma anche suoi possibili rimedi quella fatta oggi dal presidente ACI Enrico Gelpi intervenuto a Milano al convegno per il trentennale della rivista “Energia”. Un’analisi in cui Gelpi non ha solo tratteggiato lo stato di salute del comparto automobilistico italiano ma ha avanzato delle proposte per rendere quella del futuro una mobilità davvero sostenibile. “La fiscalità può essere usata – ha sottolineato Gelpi – come leva per facilitare l’introduzione di tecnologie che consentono di ridurre i consumi di carburante e le emissioni inquinanti degli autoveicoli, differenziando gli oneri sulla base dell’efficienza energetica e del livello di emissioni”. Un nuovo appello inviato all’attenzione di amministratori ed esecutivo dopo quello che lo stesso presidente ACI aveva fatto qualche settimana fa chiedendo un piano di incentivi per “modernizzare la mobilità italiana”:https://www.rinnovabili.it/gelpi-aci-ora-nuovi-incentivi-per-sviluppare-la-mobilita-del-futuro595803 introducendo sul mercato un numero sempre crescente di mezzi a ridotto impatto ambientale. “E’ inoltre matura una riforma dei tributi che gravano sui veicoli – ha aggiunto Gelpi – rimodulati secondo i principi _chi usa paga_ e _chi inquina paga._ Si realizzerebbe così un sistema più equo, con il bollo auto che torna ad essere una tassa di circolazione da pagare per i chilometri percorsi”.
Una proposta avanzata anche alla luce dei dati sull’andamento del mercato automobilistico italiano che avrebbe fatto registrare un miglioramento delle prestazioni dei motori alimentati da carburanti diversi da gasolio e benzina. “In Italia circolano circa 1,5 milioni di autovetture a gpl, 600mila a metano e 1.300 elettriche: rappresentano soltanto il 6% del totale autovetture – ha sottolineato il presidente ACI – Molte sono state acquistate con gli incentivi e sarebbe opportuno riproporli. L’auto elettrica è la grande sfida tecnologica di questo inizio secolo ed è una buona soluzione per gli spostamenti su brevi distanze. Vanno tuttavia superate le criticità attuali: i costi elevati, i tempi lunghi di ricarica, l’elettricità ancora prevalentemente ottenuta da combustibili fossili”.