(Rinnovabili.it) – La Commissione Industria del Senato ha incontrato in questi due ultimi giorni a Mosca l’ambasciatore italiano, Zanardi Landi, oltre ai vertici di Eni e Gazprom: che cosa bolle in pentola? Come riferisce l’ufficio stampa del Popolo della Libertà al Senato, la delegazione, composta dal presidente della stessa commissione, Cesare Cursi, e da Salvatore Tomaselli, senatore del Partito Democratico, è in missione in territorio russo per un’indagine conoscitiva volta ad appurare alcune informazioni in merito alla strategia energetica nazionale. Volendo essere più precisi, l’interesse del nostro paese va direttamente agli investimenti dell’Ente Nazionale Idrocarburi nell’ex Unione Sovietica. L’incontro col numero due di Gazprom, Aleksandr Medvedev, invece, è volto ad approfondire un progetto di sicuro interesse per quel che concerne i possibili risvolti ambientali; in effetti, il colosso russo ha pensato proprio all’Italia per realizzare un Blue Corridor, un corridoio tra le due nazioni che sia sostenibile dal punto di vista ecologico, sfruttando soprattutto il gas naturale liquefatto (conosciuto anche con la sigla Gnl), considerato dalla stessa Gazprom una nuova fonte di energia rinnovabile e dunque in grado di ridurre sensibilmente le emissioni di anidride carbonica. Iveco e Mercedes hanno già mostrato un buon interesse nei confronti dell’iniziativa, dichiarandosi disposte a usare il gas come combustibile, visto che sono proprio i veicoli pesanti quelli maggiormente coinvolti in tal senso. Come ha spiegato Cursi, infine, a questo punto occorrerà sensibilizzare il Parlamento Europeo e la Commissione, i quali sono più propensi a privilegiare il trasporto su gomma.