Il cambiamento climatico costringe centinaia di persone di un villaggio eskimese a trasferirsi a cause delle inondazioni provocate dall'innalzamento delle temperature e dello scioglimento dei ghiacci
(Rinnovabili.it) – Ancora una fuga. Dopo gli abitanti delle isole dell’Oceania, che hanno dovuto abbandonare le loro isole perché sommerse a causa dell’innalzamento delle acque dell’oceano, ora è la volta degli eskimesi.
Infatti le inondazioni causate dall’innalzamento della temperatura che sta sciogliendo i ghiacci polari ha costretto ad un abbandono forzato del villaggio di Newtok a causa delle inondazioni che lo hanno investito.
Gli abitanti della cittadina costiera dell’Alaska, circa 340 persone, si sono così dovuti trasferire a nove miglia di distanza, nei pressi del fiume Ninglick. E questo potrebbe essere il primo di una serie di borghi rivieraschi a subire la medesima sorte. Infatti non é solo una questione di inondazioni, ma anche del fatto che le barriere di ghiaccio impedivano alle onde alle mareggiate oceaniche di raggiungere la costa.
“Stiamo vedendo l’erosione, le inondazioni e l’affondamento del nostro paese in questo momento – ha detto Stanley Tom, un eschimese della tribù di Yup’ik, capo del tradizionale Consiglio di Newtok.
Purtroppo non si può dire che si tratti di un evento a sorpresa come può essere un terremoto, dal momento che il gruppo intergovernativo di esperti delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico è da tempo che mette in guardia sul fatto che il cambiamento climatico costringerà circa 150 milioni a fuggire dal luogo dove abitano entro il 2050.