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Fuel poverty, cresce il disagio per Galles e Scozia

(Rinnovabili.it) – Cresce il numero delle famiglie che, secondo la definizione britannica, affronteranno l’inverno in una situazione di carenza di riscaldamento domestico meglio conosciuta come “Fuel Poverty”:https://www.rinnovabili.it/uk-inverno-caratterizzato-dal-fuel-poverty-per-4-milioni-di-inglesi801396 nonostante investano più del 10% del proprio stipendio per far fronte ai consumi termici. Il fenomeno, che in Inghilterra interessa 4,5 milioni di cittadini, in Galles rappresenta un problema per il 26% della popolazione, ossia per un totale di 332mila famiglie mentre in Scozia il deficit energetico è per quasi il 33% della popolazione. Le stime, ottenute confrontando i dati risalenti al 2008, sono stati pubblicati e commentati venerdì, quando il ministro dell’ambiente gallese Jane Davidson ha sottolineato l’impegno dell’Assemblea Governativa in tal senso, concretizzatosi in un fondo da 134 milioni di sterline per aumentare l’efficienza energetica degli edifici in cui abitano 124mila famiglie. “Tuttavia – ha commentato il ministro – gli ultimi anni hanno visto un aumento significato del prezzo dei carburanti e non c’è dubbio che questo ha ostacolato i nostri sforzi per affrontare il problema”.
Lavorando in collaborazione con il governo britannico nella lotta all’emergenza fuel poverty il ministro ha informato che l’Home Energy Efficiency Scheme (HEES) ha beneficiato di un contributo di ulteriori 22,7 milioni di euro nel bienno 2009-2010, segno che il problema non sta passando in secondo piano ma che resta invece una delle priorità in agenda, ribadito anche dall’impegno nei confronti delle famiglie scozzesi che in 140mila hanno beneficiato di incentivi per la ristrutturazione energetica delle abitazioni.

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