Altro incidente in Francia, sembra senza conseguenze. Una fuga di materiale radioattivo che dovrebbe essere limitata all'interno della centrale nucleare. E' il secondo incidente del genere in pochi giorni per il nucleare made in France
Ancora una fuga, stavolta di uranio, la cui portata non è ancora comunicata all’Autorità per la sicurezza nucleare (Asn) francese. L’incidente si è verificato a Romans-sur-Isère, in un impianto franco-belga del gruppo Areva, che ha dichiarato che la perdita è avvenuta all’interno del sito e non ha provocato impatti ambientali.
Nell’impianto si sarebbe quindi verificata la rottura di una canalizzazione interrata da cui sono fuoriusciti “dei residui liquidi contenenti uranio”. E, come recita il comunicato ufficiale Asn “Gli ispettori hanno rilevato che la rottura di questa canalizzazione interrata risalirebbe a diversi anni fa”. E comunque come ha rilevato sempre l’Asn la tubatura in questione non era a norma.
“L’incidente è circoscritto al luogo della rottura della canalizzazione, dunque resta limitato al sito. Il nostro sistema di sorveglianza ha indicato che non c’è alcun impatto sull’ambiente”, ha tenuto a precisare un portavoce del gruppo Areva.
Questo è il secondo incidente registrato in pochi giorni tra le centrali nucleari francesi.
Intanto proprio ieri Jean-Louis Borloo, ministro francese dell’Ambiente, aveva preannunciato un approfondimento dei controlli per accertare che non ci siano state fughe di materiale radioattivo, come quella verificatasi qualche giorni fa a Tricastin.
Il gruppo Areva, aveva subito all’inizio del mese la fuga, da un suo impianto, di 30 metri cubi di liquido in cui era diluito uranio arricchito, finiti sulla terra e in un fiume vicino a Tricastin.
A questo proposito Borloo ha sottolineato che “Una commissione verificherà le conseguenze dell’incidente, specialmente a livello locale. – e ha aggiunto – Ma voglio che indaghi sulla situazione radioattiva e ambientale di tutti i siti nucleari, e in particolare voglio che sia effettuato un controllo sulle acque attorno a tutti gli impianti nucleari in Francia”.
L’autorità per la sicurezza nucleare ha criticato Areva sia per la gestitone dell’incidente, ma anche per il modo in cui ha comunicato con le autorità.