Dura critica della Francescato al ministro Scajola, e un monito sui pericoli e le incertezze, oltre alle riserve sui costi, sul ricorso al nucleare che "come un disco rotto", dice testualmente la portavoce dei Verdi, il ministro continua a riproporre
“Il ministro Scajola continua a ripetere come un disco rotto le motivazioni, completamente campate per aria, per un eventuale ritorno al nucleare, prendendo a pretesto la crisi del gas generata dalle tensioni fra Russia ed Ucraina”. Questo quanto dichiarato oggi dalla Portavoce nazionale dei Verdi, Grazia Francescato, che ha commentato le ennesime dichiarazioni sulla necessità del nucleare da parte del Ministro per lo Sviluppo.
“Non è vero che l’atomo eviterà i rischi per la sicurezza energetica del nostro Paese perchè l’uranio, per le stime delle organizzazioni internazionali, durerà solo per alcuni decenni e, come tutti sanno, non si trova di certo in Italia. Quanto ai benefici ambientali è vero che le centrali non emettono gas serra, ma se si considera tutto il ciclo necessario per le centrali e per il combustibile anche su questo piano i benefici restano dubbi. – e conclude la portavoce verde – Restano invece certi rischi per la salute e per l’ambiente connessi alla radioattività e nessuno tra i tanti sostenitori del nucleare ci dice cosa vuol fare delle scorie radioattive che ancora nessuno al mondo è riuscito a smaltire”.