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Fotovoltaico: soddisfazione ass. Conte su mozione in Consiglio regionale

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte per l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale della mozione sul fotovoltaico, di cui è primo firmatario. La mozione chiede la salvaguardia degli investimenti e dell’occupazione nel settore e che impegna la Regione Veneto a prevedere, come afferma testualmente la mozione, “che il decreto ministeriale, articolo 25 comma 9 del decreto legislativo approvato dal CDM il 3 marzo scorso sia emanato entro il 30 giugno prossimo e preveda un graduale decremento delle tariffe a partire dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2016 in modo da armonizzarle gradualmente con il livello di incentivazione dei principali paesi europei”.

“Come già anticipato nei giorni scorsi -ha detto Conte – si chiede di procedere alla modifica del decreto Romani al più presto, nel giro di giorni e non di settimane, per offrire al settore produttivo la certezza normativa senza la quale rischia di scomparire”. La mozione regionale chiede di non lasciare nell’incertezza tutto il settore delle energie rinnovabili intervenendo affinché siano fatti salvi gli investimenti avviati sulla base del precedente quadro normativo di incentivazione, ristabilendo un orizzonte di certezza sull’ammontare degli incentivi di cui beneficiano le imprese; di favorire nell’ambito della quantificazione delle tariffe incentivanti, la realizzazione di impianti integrati su edifici e manufatti salvando il territorio agricolo da speculazioni; favorire nell’ambito delle bioenergie la filiera corta con impianti di piccola taglia e utilizzo di materie prime provenienti da territorio, nonché nella rimodulazione degli incentivi, gli investimenti degli enti pubblici e la produzione destinata all’autoconsumo; prevedere misure di responsabilizzazione del gestore della rete elettrica per assicurare tempi contenuti e certi per l’allaccio alla rete elettrica.

“Abbiamo il dovere di ascoltare – ha detto Conte – il grido di allarme degli imprenditori e dei sindacati delle aziende padovane del fotovoltaico, 4.000 addetti in un distretto che non ha pari in Italia. La conseguenza del decreto governativo è stata lo stop della loro attività, il blocco del credito da parte delle banche e già alcuni lavoratori sono entrati in cassa integrazione. E’ chiaro che il tempo è un fattore cruciale per salvare un distretto che il territorio padovano ha costruito con fatica negli anni, per non disperdere maestranze che non sarebbero più recuperabili”.

“Le proteste degli imprenditori e dei lavoratori del settore fotovoltaico – afferma l’assessore Conte – sono più che condivisibili: non si tratta di una protesta corporativa, ma della costruzione di futuro pulito di indipendenza energetica. Le energia pulite sono certo costose, ma comportano anche molti vantaggi, soprattutto nel lungo termine. Gli interventi di sostegno a questo settore sono investimenti che verranno abbondantemente ripagati nel tempo”.