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Fotovoltaico: la luminosa promessa del silicio “nero”

Tra 100 e 500 volte più sensibile alla luce rispetto al silicio convenzionale potrebbe essere utilizzato per rivoluzionare la generazione di energia solare

Per ora ci sono solo promesse ma se valide dovrebbero portare una svolta nella tecnologia solare e non solo. Parliamo di Black Silicon, letteralmente silicio nero, il materiale scoperto dal professore Eric Mazur, ricercatore di Harvard, e che ha saputo dimostrare una sensibilità alla luce dalle 100 alle 500 volte maggiore al silicio convenzionale. Il materiale è stato scoperto quando lo scienziato colpì con la luce di laser ultra-potente un wafer di silicio, prima di aggiungere l’esafluoruro di zolfo (un gas utilizzato come mezzo dielettrico). Il risultato è stato un wafer nero se esaminato a occhio nudo, ma, che sotto microscopio elettronico rivela una serie di picchi ultrasottili sulla superficie. Le modificazioni morfologiche così indotte hanno rivelato delle proprietà ottiche sorprendenti, che lo rendono un ottimo investimento per il futuro delle celle solari, così come per quello dei sensori e delle fotocamere. La scoperta ha destato subito le prime attenzioni e l’Università ha già firmato un accordo per la licenza con la start-up statunitense SiOnyx, ricevendo i finanziamenti necessari per lo sviluppo di questa tecnologia.