La combinazione energia solare ed istituti penitenziari in Italia aveva già dato notizia con il “progetto”:https://www.rinnovabili.it/energia-dal-sole-anche-per-i-penitenziari di modernizzazione degli istituti di pena di numerose località italiane, dal punto di vista dell’autonomia energetica, nato dalla collaborazione tra i ministeri della Giustizia e dell’Ambiente. Ora il connubio si ripropone ma in veste diversa. Se, infatti, in quel caso il programma riguardava la tecnologia del solare termico stavolta tocca al fotovoltaico. Mitsubishi Electric, nel suo impegno per la promozione di un uso intelligente delle risorse del nostro pianeta, ha fornito i propri moduli fotovoltaici al carcere situato sull’isola di Gorgona, la più piccola e la più settentrionale delle isole del Parco Nazionale dell’arcipelago toscano. L’impianto, installato direttamente dai detenuti, è costituito da 304 moduli in silicio policristallino di Mitsubishi Electric, ognuno con una potenza nominale pari a 165Wp, per una totale di 50kW. L’energia prodotta dall’impianto è immessa nella rete elettrica dell’isola e usata in primis dalle utenze locali, mentre l’eccesso viene distribuito sul resto dell’isola dove ci sono molteplici attività ittiche, agricole e di allevamento. Gorgona, infatti, non è connessa alla rete elettrica nazionale e la produzione primaria è affidata a due gruppi elettrogeni da 300kW, collegati in parallelo e alimentati a gasolio. La produzione stimata dell’impianto è di almeno 65.000kWh/anno con una riduzione del fabbisogno elettrico del 10% e una riduzione di emissioni di CO2 di circa 63 tonnellate l’anno. “Il progetto, dichiara il Dott. Carlo Mazzerbo – direttore del carcere di Gorgona – si caratterizza per la sua valenza ambientale confermando il nostro impegno per lo sviluppo delle energie rinnovabili e sociale offrendo ai detenuti un patrimonio di competenze spendibili in termini di occupabilità”. “La ragione della nostra collaborazione, sottolinea l’Ing. Gualtiero Seva – Division Manager di Mitsubishi Electric – può essere sintetizzata nella volontà di diffondere una maggiore conoscenza di queste tecnologie innovative e di una politica energetica con rilevanti aspetti etici”.