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Fotovoltaico: Italia, laboratorio di “grid parity”

Per le più grandi industrie fotovoltaiche del mondo sarà il mercato italiano il primo a raggiungere la competitività economica, a patto che le grandi potenzialità del settore non siano sprecate da scelte politiche sbagliate

(Rinnovabili.it) – Grid Parity, letteralmente parità di rete, ovvero quella condizione in cui il costo del kWh fotovoltaico coincide con il costo del kWh prodotto da fonti convenzionali: un passaggio, in sostanza, ad una diffusione della tecnologia tanto massiccia al punto da potere abbandonare ogni sistema di incentivi e risultare economicamente conveniente all’utente finale. Secondo i dirigenti delle più grandi industrie di settore a raggiungere per primo questo agognato traguardo sarà proprio il mercato nazionale, entro una data che potrebbe andare dal 2010 al 2013.
Le indicazioni arrivano dall’ITALIAN PV SUMMIT, l’evento di Verona che anticipa di un giorno la 10a edizione della fiera Solarexpo & Greeenbuilding, e che con 340 partecipanti e 50 speaker nazionali ed esteri si candida a diventare un convegno di altissimo livello per tutta la community business del settore.
Ad incoronare l‘Italia a “laboratorio sperimentale” per l’avvento di una nuova competitività economica sono stati, anche se con alcuni distinguo, i massimi dirigenti di Q-Cells, Suntech, Rec Solar, First Solar e United Solar Ovonic, tracciando una roadmap verso la grid parity che sarà segnata principalmente da un’ulteriore riduzione dei costi della tecnologia, da miglioramenti dell’efficienza di celle e moduli e da un tasso di crescita medio annuo del settore tra il 25 e il 30% per il prossimo decennio.

Indipendentemente dall’industria fotovoltaica, la rapidità nell’attivare questo processo dipenderà innanzitutto dal costo dell’energia convenzionale, strettamente correlato al prezzo del barile di petrolio, e quindi dalla capacità della politica di reagire in maniera adeguata nella fase di passaggio.
Si tratta in sintesi, dicono gli speakers esteri, di modulare con attenzione le tariffe incentivanti sopratutto dopo il raggiungimento di quota 1.200 MW installati con il conto energia – previsto per la fine del 2010 – evitando così di destabilizzare un mercato altamente promettente, come è accaduto di recente in Spagna.

*Previsioni*

Anton Miller, a.d. della _Q-Cells_ è fermamente convinto che il raggiungimento della grid parity per l’Italia possa avvenire addirittura nel 2010, anche in merito al suo livello di radiazione solare e con un costo dell’elettricità prelevata dalla rete per gli utenti privati stimato in 24 cent euro/kWh. Il nostro paese in questo caso ci arriverebbe ben prima della California e del Giappone. Il numero uno della Q-Cells ritiene addirittura che il nostro paese avrebbe “in mano le sorti della grid parity mondiale”, ovvero l’elemento fondamentale per il settore far passare un mercato energetico da sussidiato a competitivo, una volta eliminate le lunghezze burocratiche ed amministrative in modo da attirare nuovi e più ingenti capitali finanziari.
Ad agevolare ciò sarà anche la riduzione dei costi a livello del sistema fotovoltaico completo: secondo dati di un recente studio dell’EPIA, l’Associazione europea delle industrie fotovoltaiche, già nel 2014-2015 tale riduzione per i grandi impianti si aggirerà intorno a 2.000 euro per kW (oggi è intorno ai 3.500 euro).

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