I Ricercatori dell'Istituto di Stochastics a Ulm, in Germania, e dell'Eindhoven University of Technology in Olanda, hanno approcciato allo studio delle celle polimeriche con una metodologia diversa, in grado di fornire immagine dettagliate delle nanostrutture interne
(Rinnovabili.it) – Tomografia elettrica tridimensionale. L’impegnativo termine, riassunto più semplicemente sotto l’acronimo 3DET, richiama subito alla mente una metodica diagnostica, ma stavolta il campo di applicazione non è quello medico. Strumento importante per visualizzare le strutture di componenti cellulari ad una risoluzione nanometrica la 3DET è stata impiegata da un gruppo di ricercatori nello studio delle celle solari polimeriche.
Il cosiddetto solare di III generazione a fronte di un’efficienza ridotta rispetto al silicio, presenta indubbi vantaggi, quali leggerezza, economicità, flessibilità e – aspetto da non sottovalutare – la possibilità di essere modificato a livello molecolare migliorandone la capacità di conversione.
Fino ad oggi, la visualizzazione dei polimeri a livello nanometrico è stata problematico, ma il team, composto da tedeschi e olandesi, ha superato l’ostacolo impiegando la Tomografia 3D e ottenuto così per la prima volta immagini più dettagliate delle nanostrutture all’interno di una cella polimerica.
Gli scienziati sono stati in grado di visualizzare l’efficienza ottenibile modificando la relazione precisa tra polimero e ossido di metallo, i composti impiegati nella sua fabbricazione. Pubblicati nella rivista Nature Materials, i risultati dello studio mirano a fornire nuove prospettive nell’architettura molecolare delle celle solari portare a prestazioni migliorate.