Nei prossimi mesi sorgerà a Paesana il più grande impianto fotovoltaico della provincia di Cuneo, destinato alla produzione di energia elettrica.
A realizzare l’impresa sarà la paesanese Cristina Beitone, coltivatrice diretta, e l’impianto sorgerà nella zona di Cascina Bordiga (proprio alle spalle dell’omonimo agriturismo), a poche centinaia di metri dall’ingresso del paese per chi proviene da Saluzzo.
Per la 47enne paesanese, sposata con il sanfrontese Giampiero Martino, si tratta di un’impresa davvero rilevante. L’impianto occuperà infatti una superficie di 4500 metri quadrati e avrà una potenza di 200 Kwh, per una produzione energetica stimata in 320.000 Kw all’anno, e questa è soltanto la media annuale che tiene conto di appena 4 ore di sole giornaliere.
«Una produzione di energia elettrica – ci hanno detto Cristina e Giampiero – che sarebbe sufficiente per alimentare qualcosa come 70 case».
L’impianto sorgerà su una zona agricola che viene dunque riconvertita e utilizzata in modo sicuramente innovativo, così come è particolare e del tutto nuovo l’impianto che verrà insediato. «Si tratta di un impianto ad inseguimento solare (il primo al mondo di questa tipologia e con questo brevetto). Verranno posizionati circa 6000 pannelli, installati su telai di acciaio inox, mentre il terreno sarà coperto da un telo (per impedire che venga infestato dalle erbacce) ma mantenuto verde».
Ricordiamo che il nuovo impianto fotovoltaico sorgerà in una zona soggetta a vincolo paesaggistico. «Per ciò che riguarda l’impatto ambientale e l’aspetto della sicurezza – ha proseguito la Beitone – abbiamo richiesto e ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie da parte della Regione Piemonte».
Il progetto è stato redatto dallo studio tecnico associato geometri Peiretti-Chiabrando di Paesana e curato dal geometra Andrea Chiabrando; la parte operativa inerente l’impianto è stata seguita dall’ing. Sergio Paschetta di Cavour, mentre l’installazione verrà effettuata dall’impresa Soltecnha di Mondovì.
Importante l’investimento effettuato: un milione e 340.000 euro, ma c’è da sottolineare che per l’energia prodotta (che verrà interamente venduta), il titolare riceverà un contributo statale (per i prossimi 20 anni) pari a 36 centesimi di euro per ogni Kw, a cui andranno sommati 10 centesimi (sempre per ogni Kw) che arriveranno dall’Enel.
Quali i tempi di realizzazione? «In realtà i lavori sono già cominciati, con la preparazione del terreno su cui sorgerà l’impianto. La neve caduta nel mese di dicembre ci ha costretto ad uno stop, e a questo punto aspettiamo solo che si sciolga per proseguire nell’installazione. Possiamo dire che l’obiettivo è quello di avviare la produzione entro la fine del mese di maggio».
Primavera nuova, dunque, in valle Po. I terreni agricoli, per una volta, non verranno più utilizzati per la coltivazione di patate o piccoli frutti, ma sarà la luce del sole “a scaldarli” e a farli diventare fonte di reddito.
Una scelta innovativa da seguire con molta attenzione, per intanto si tratta sicuramente di una buona notizia per il 2009 appena cominciato.