Il Dipartimento dell’Energia Usa ha annunciato, il 5 dicembre 2006, il superamento della barriera del 40% di efficienza nel fotovoltaico a concentrazione. L’alta efficienza è ottenuta mediante celle fotovoltaiche della Boeing Spectrolabs, abbinate a lenti speciali. Gli esperti parlano di “passo intermedio” promettendo di poter giungere alle soglie del 60 o forse 70% nei prossimi 5 anni con costi più contenuti. Anche in Italia si è in corsa su queste tecnologie con la Edison (e il suo laboratorio di ricerca di Trofarello, Torino), con il Cesi di Milano, il Crp di Udine e l’Inoa di Firenze. La tecnologia delle celle fotovoltaiche multigiunzione, ottenute con tre strati sovrapposti di arseniuro di gallio, silicio e germanio, risulta particolarmente complessa e quindi fino ad oggi più costosa. Ma come in America, anche nel nostro paese si lavora per il contenimento dei prezzi. Basato su una tecnologia tutta italiana, il progetto della Edison mira ad ottenere un pannello fotovoltaico a concentrazione (un prototipo) con un abbattimento dei costi di più di un quarto. Claudio Serracane, direttore del laboratorio parla di “uno sforzo ambizioso ma possibile: per questo, oltre al Cesi, abbiamo coinvolto il Crp, Centro Ricerche Plastoottiche di Amaro, Udine, e l’Istituto Nazionale di Ottica Applicata di Firenze. Il punto infatti è la realizzazione di una lente a concentrazione perfettamente allineata sulla cella, ma anche a basso costo di produzione”. (fonte il Sole 24 Ore)