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Firmato il protocollo per lo sviluppo sostenibile della Val Rendena

Via libera oggi al Protocollo per lo sviluppo sostenibile della val Rendena, scaturito da un’intensa fase di “ascolto del territorio”, che ha coinvolto sia i residenti che un campione significativo di turisti. Soddisfazione è stata espressa da parte dei rappresentanti degli enti firmatari, accanto alla Provincia autonoma di Trento: i Comuni della Val Rendena, Il Parco Adamello Brenta, l’Azienda per il Turismo e la Comunità di valle delle Giudicarie. “Con la firma del protocollo abbiamo posto le fondamenta solide di un edificio che ora dobbiamo costruire insieme – ha detto Patrizia Ballardini, coordinatore del progetto nel ruolo di assessore all’Economia e sviluppo territoriale del Comune di Pinzolo, che è soggetto capofila – , un edificio che vuole essere sostenibile per dare un futuro al nostro territorio, a partire dalla capacità di fare sistema, di riuscire a lavorare insieme – amministrazioni, componenti economiche e sociali – per dare seguito al percorso nuovo avviato due anni orsono. Confido le nuove amministrazioni si impegnino, con responsabilità, nel coinvolgimento anche della componente privata nel protocollo e quindi nella traduzione del piano in progetti esecutivi”.

Il Piano mette al centro lo sviluppo sostenibile del territorio e indica dieci priorità, in sintesi:

1. l’istituzione di un tavolo di lavoro – la “Task Force Piano Strategico” – che si assuma la responsabilità dell’implementazione del Piano stesso, assicurando il raccordo di tutti gli attori coinvolti nello sviluppo territoriale, e del monitoraggio dei risultati;

2. l’implementazione del Piano Integrato di Mobilità della Val Rendena, con particolare attenzione per la mobilità alternativa e sostenibile, anche al fine del riposizionamento della destinazione, a partire dagli interventi su Madonna di Campiglio e Pinzolo, che sono da ritenersi a beneficio dell’intera valle;

3. la riqualificazione urbana dei paesi della Val Rendena, per il rilancio economico e turistico del territorio, a partire dalla priorità rappresentata da Madonna di Campiglio;

4. la riorganizzazione dell’Azienda per il Turismo, proseguendo il percorso in parte avviato negli anni recenti, funzionale ad una sua legittimazione come vera e propria cabina di regia del turismo nella Valle e organismo di meta-management;

5. la definizione di un prodotto turistico innovativo della Valle, orientato all’esperienza e secondo logiche funzionali alla promo-commercializzazione, in un’ottica di proposta integrata di territorio, in grado di coinvolgere anche i settori tradizionali;

6. la destagionalizzazione del prodotto turistico – coerente con il nuovo modello di sviluppo di ambito – attraverso un accordo trasversale fra i diversi attori per l’offerta di prodotti innovativi mirati, rilevanti e distintivi che vedano coinvolta l’intera Valle;

7. la costruzione e condivisione di un patto fra il settore del turismo e i settori tradizionali, che garantisca l’assunzione di responsabilità dei singoli attori, pubblici e privati, e la valorizzazione dei settori tradizionali per la manutenzione del territorio e del paesaggio;

8. la prosecuzione del percorso formativo sulla cultura dell’ospitalità, già avviato dall’Assessorato all’Economia e Sviluppo Territoriale del Comune di Pinzolo, per far crescere un sentire comune sull’”essere destinazione”, affinché gli operatori e la Comunità nel suo insieme riescano a rendere ancora più rilevante e distintiva la proposta del territorio qualificando il contatto con il turista;

9. la definizione e la valorizzazione del marchio di destinazione, superando l’attuale compresenza di più marchi, al fine di elaborare ed implementare una nuova strategia integrata di marca, che valorizzi in modo efficace ed efficiente il territorio;

10.la valorizzazione del patrimonio immobiliare di seconde case, attraverso la loro rivalutazione mediante l’implementazione di soluzioni innovative per la promo-commercializzazione delle vacanze in appartamento.

Capofila del progetto è il Comune di Pinzolo. Entro il 31 luglio 2010 sarà attivato un Tavolo di Indirizzo, composto dai sindaci o da loro delegati e dai rappresentanti nominati dagli altri soggetti sottoscrittori del Protocollo, presieduto dal sindaco del Comune capofila, con funzioni di responsabilità politica, di indirizzo e di verifica. Entro l’autunno dovrà essere costituita la Task Force, un organo snello ed operativo che dovrà occuparsi di tradurre il piano in progetti esecutivi. A sua volta la Provincia parteciperà ai lavori del Tavolo e si impegnerà a collaborare al raggiungimento dei risultati prefissati. (mp)

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