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Firenze città virtuosa, via l’amianto per far posto al sole

(Rinnovabili.it) – Smaltire l’amianto con il sole? Firenze ci è riuscita con il “programma”:https://www.casaspa.org/internet/informazioni/www_Fotovoltaico.pdf ”Out amianto – In fotovoltaico” cha ha già portato il capoluogo toscano a raggiungere un ambizioso traguardo: 1 milione di kWh di energia pulita con un taglio di 540 tonnellate di anidride carbonica. Sono questi i primi risultati più che positivi raggiunti grazie a questo programma promosso nel 2008 da Casa Spa, nato con l’obiettivo di sostituire le vecchie coperture in amianto dei tetti di fabbricati di edilizia residenziale pubblica con pannelli fotovoltaici.
I dati, presentati a Palazzo Vecchio dall’assessore alla casa Claudio Fantoni e dal presidente di Casa Spa Luca Talluri, sono relativi alle coperture fotovoltaiche istallate nei comuni di Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci, Signa, Lastra a Signa, Reggello, Figline e Pelago. “Un risultato importante – come ha sottolineato l’assessore – perché ci consente di avvicinarci alla completa bonifica dall’amianto di fabbricati di edilizia residenziale pubblica e contribuire in modo significativo ad abbattere l’inquinamento atmosferico dalle nostre città”.
Fino a questo momento il programma di Casa Spa ha previsto interventi per la sostituzione di circa 9.120 metri di vecchie coperture in amianto con 6.267 metri quadrati di moduli fotovoltaici nei fabbricati e.r.p degli otto comuni. Solo a Firenze sono stati sostituiti 3.300 metri quadrati di “tetti in eternit” con 2.301 metri quadrati di pannelli che hanno sfruttato l’energia del sole per produrre, ad oggi, quasi 400 mila kWh di energia. Gli interventi di sostituzione delle coperture in amianto sono stati eseguiti in equilibrio economico di costi-ricavi. I costi sono stati coperti dai ricavi derivanti dagli incentivi introdotti dall’ex Decreto Ministeriale 10 febbraio 2007 del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio. Il programma, che ha avuto un costo complessivo pari a circa 5.600.000 euro, è stato finanziato da un mutuo ventennale e dagli introiti derivanti dagli incentivi statali.

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