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Fiper: eolico, tecnologia pulita e democratica

(Rinnovabili.it) – Le accuse sferrate contro la tecnologia eolica trovano il dissenso anche nei produttori di energia dalle biomasse come conferma Walter Righini, presidente della Fiper la Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili che commenta sorpreso e amareggiato le “polemiche”:https://www.rinnovabili.it/eolico-girano-contestazioni-controvento-530580 suscitate nei giorni scorsi: “Durante la discussione del Piano Nazionale Energetico in settembre 2007 che l’ex ministro Bersani presentò a Bruxelles, era chiaro a tutti che l’eolico avrebbe giocato un ruolo di primo piano; in accordo con le associazioni ambientaliste si era definito un target di produzione pari a 27 TWh corrispondenti circa al 50% dell’obiettivo da raggiungere definito dalla Direttiva 20- 20-20”. Continua Righini: “A chi sostiene che l’eolico produce modifiche irreversibili nell’ambiente, illustro sempre la foto di un traliccio elettrico ad alta tensione in un campo di grano e una pala eolica. A volte, purtroppo in Italia, vince il partito del NO a prescindere!” E anche nelle rinnovabili iniziano a delinearsi posizioni contraddistinte rispetto le diverse fonti da utilizzare”.
“Nessuna fonte energetica rinnovabile – tiene a sottolineare Righini – da sola è decisiva: la strategia deve basarsi su un mix energetico di fonti, e l’eolico è proprio tra quelle che da sola può dare le maggiori quantità di energia, perché la più interessante in termini di costi-benefici”.
Per quella che definisce come una tecnologia disponibile, pulita, reversibile e democratica, un attacco, per il presidente Fiper, significa, di fatto, andar contro agli “obiettivi europei e non aver capito che il cambiamento del clima è l’emergenza ambientale del secolo”.

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